Il pagamento degli straordinari per i dipendenti dei Comuni impegnati nella ricostruzione, la proroga della sospensione del pagamento dell’Imu sulle case inagibili e l’esclusione dal Patto di stabilità: sono questi i tre grandi temi su cui i parlamentari emiliani del Pd Davide Baruffi, Claudio Broglia, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari stanno lavorando con priorità nel passaggio alla Camera della Legge di stabilità, mentre le restanti questioni verranno affrontate nel successivo passaggio del provvedimento al Senato. “Quanto alla no tax area – concludono i parlamentari Pd rispondendo ad Alan Fabbri – il Pd l’emendamento l’ha presentato, mentre i parlamentari della Lega ci credono tanto che… se ne sono scordati!”
Il passaggio parlamentare della Legge di stabilità come ulteriore possibilità per ottenere risultati a favore delle zone colpite dal sisma del 2012 e impegnate nella complicata fase della ricostruzione: i parlamentari emiliani del Pd Davide Baruffi, Claudio Broglia, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari, in accordo con i vertici della Regione Emilia-Romagna e le amministrazioni locali e in relazione costante con le associazioni economiche e le organizzazioni sindacali, proseguono nel loro lavoro a Roma a favore del cratere sismico. Nel passaggio alla Camera l’impegno è focalizzato su tre grandi temi: il personale delle Pubbliche amministrazioni, le tasse sugli immobili inagibili e il Patto di stabilità. “Insieme al Governo – confermano i parlamentari Pd – stiamo lavorando perché si definiscano misure che consentano il pagamento degli straordinari effettuati dai dipendenti che sono stati impegnati prima nella fase dell’emergenza e ora in quella della ricostruzione. In questo modo i Comuni potranno continuare a contare sulle risorse umane necessarie a sbloccare le pratiche della ricostruzione. Poi ancora, chiediamo la proroga della sospensione del pagamento dell’Imu sulle case ancora inagibili fino a un massimo di due anni: sarebbe un paradosso se chi non può neppure entrare nella propria abitazione dovesse comunque pagarci sopra le tasse. Infine, l’esclusione dal Patto di stabilità di un pacchetto definito di risorse, in modo che i Comuni possano spendere nei servizi e nelle opere necessarie alla ricostruzione i fondi che hanno a disposizione. Pensiamo – chiariscono i parlamentari Pd – agli indennizzi assicurativi o alle donazioni di privati. Sono cifre che devono essere scomputate dal Patto, se no si rischia che i soldi donati dai privati non possano poi essere effettivamente utilizzati per lo scopo di aiuto e sostegno alle popolazioni terremotate voluto da chi li ha indirizzati ai Comuni”. Altre questioni, di stretta attualità, sempre segnalate dai territori, sono già state portate all’attenzione del Parlamento e del Governo da parte dei parlamentari emiliani del Pd che puntano anche sull’ulteriore passaggio in Senato per ottenere le risposte dovute a quella parte del territorio emiliano travolto dagli eventi calamitosi del 2012 e del 2014.”Il Governo, insomma, o alla Camera o al Senato, – dicono i parlamentari Pd – su tutte queste questioni deve dare delle risposte concrete ed utili. Quanto alla no tax area agitata oggi, come ennesima boutade da campagna elettorale, da Alan Fabbri, ricordiamo al candidato governatore della Lega che il Pd l’emendamento l’ha presentato, mentre i parlamentari della Lega ci credono tanto che…se ne sono scordati!”.