GUERRA DI NUMERI, e di nervi, per le immissioni in ruolo nella scuola. Ma alla fine saranno più del doppio dell’anno scorso. Mentre il tempo per avviare la macchina delle assunzioni è quasi agli sgoccioli e i sindacati premono perché i ministeri dell’Economia e dell’Istruzione avviino le procedure prima possibile. I rappresentanti del lavoratori temono che i ritardi accumulati sui trasferimenti della scuola secondaria possano mettere a rischio l’avvio dell’anno scolastico, con nomine ad anno scolastico già iniziato. Ma non solo: hanno il timore che il Mef voglia accordare un numero di assunzioni soltanto pari al turn over. E non a tutti i posti vacanti, come stabilito nel 2013 dal Piano triennale che l’allora ministro Maria Chiara Carrozza firmò con i sindacati.
Ma andiamo con ordine. Qualche giorno fa, il segretario generale della Uil scuola chiede ufficialmente al ministro Stefania Giannini di avviare le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili per il prossimo anno scolastico: circa 40mila tra docenti e Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari). Qualche giorno prima, la Flc Cgil paventa addirittura la possibilità che quest’anno le assunzioni nella scuola possano addirittura saltare. Una eventualità che sarebbe una vera e propria iattura per le migliaia di precari della scuola e di vincitori di concorso in attesa da anni della cattedra fissa. La Cisl scuola, fa sapere, di essere preoccupata per il ritardo accumulato finora.
L’anno scolastico prende il via il prossimo due settembre, quando si riuniranno i collegi dei docenti per programmare le attività dell’anno scolastico. A quella data i provveditorati dovrebbero avere nominato tutti i nuovi assunti. Ma prima dovranno avere ricevuto i contingenti dal ministero dell’Istruzione, indire le convocazioni e conoscere le cattedre effettivamente libere. Cosa che per la scuola superiore non potrà avvenire prima di dopodomani, quando il ministero – dopo più rinvii – ha promesso i trasferimenti del superiore. Ma quanti saranno i posti assegnati quest’anno? Secondo la Uil dovrebbero essere 39.340 così suddivisi: 21.399 docenti su posto comune, 4.599 Ata e 13.342 docenti di sostegno.
Ma, secondo alcune voci, il ministero dell’Economia non ne vuole sentire di autorizzare le assunzioni su tutti i posti vacanti e disponibili, come è previsto dal Piano triennale della Carrozza. Per autorizzarli tutti, sembra che via XX settembre voglia una contropartita sui docenti di ruolo. Ed è in atto un vero e proprio braccio di ferro sulla questione. Il Mef vorrebbe autorizzare soltanto i posti che scaturiscono dal turn-over: 15.414 docenti comuni, 4.599 Ata e i 13.342 docenti specializzati nel seguire gli alunni disabili previsti dal governo Letta per stabilizzare in tre anni l’organico di sostegno. In totale, 33.355. Comunque il doppio, rispetto al 2013, quando videro concretizzarsi l’assunzione a tempo indeterminato in 14.998.
da www.repubblica.it