“Siamo d’accordo con il cambio delle regole per l’accesso alle facoltà di medicina, ma sia garantito il diritto allo studio per gli studenti, la qualità della formazione e la certezza per il futuro professionale dei giovani medici”. Lo dicono Maria Coscia, capogruppo Pd in commissione Cultura, e Manuela Ghizzoni, vicepresidente della commissione Cultura della Camera.
“Siamo favorevoli – proseguono Coscia e Ghizzoni – ad aprire subito un confronto su questo importante e delicato tema, che mette in ansia ogni anno decine di migliaia di studenti con le loro famiglie. Chiediamo quindi al ministro Giannini di attivare al più presto un tavolo di confronto tra i ministeri interessati – Università, Salute e Tesoro –, le organizzazioni degli studenti, le università e gli ordini professionali per dirimere i tanti aspetti tecnici del problema e per arrivare ad una scelta ragionata ed evitare, come è accaduto nel passato, di cambiare le regole ogni anno.
Ad esempio, se la soluzione sarà quella di rinviare la selezione alla fine del primo anno di università, occorre allora prevedere un primo anno comune tra i corsi di laurea di “scienze della vita” e disporre meccanismi per riorientare gli studenti che non supereranno la selezione, affinché non perdano del tutto un duro anno di studio. Sarà quindi necessario rivedere l’organizzazione dei corsi di studio, i contenuti culturali e le metodologie di insegnamento e quindi di dover disporre di nuove risorse umane, finanziarie e logistiche.
Al ministro chiediamo anche la certezza di sbocchi professionali per i giovani medici laureati, attraverso un congruo aumento dei posti disponibili presso le scuole di specializzazione ed un impegno particolare attività di orientamento presso la scuola superiore, affinché ogni studente sia messo in grado di valutare le proprie attitudini e capacità rispetto ai contenuti e alle tipologie dei percorsi di studio e di lavoro che gli si prospettano dopo la maturità e per la vita adulta”.