Il 31 maggio scade il termine per la conclusione della seconda tornata ASN. Ad oggi, non risulta che siano stati resi disponibili alle commissioni gli indicatori bibliometrici dei candidati, che dovrebbero certificare il superamento o meno delle “mediane”. Se non verrà concessa una proroga, tutte le commissioni ASN decadranno senza aver potuto concludere i loro lavori. Ministro e governo hanno menzionato più volte (anche dinanzi al CUN) la proroga dandola per inevitabile, ma, alla prova dei fatti, sembra che non vogliano o non possano vararla. Il “tutti a casa” dei commissari suggellerà il prematuro naufragio della seconda tornata ASN? In un clima da “si salvi chi può”, è partita la corsa alle scialuppe. Ma il tempo stringe.
Nel 2012, l’allora Ministro Profumo rilasciò dichiarazioni che rassicuravano l’opinione pubblica sulla continuità delle future tornate di abilitazione scientifica. Ciò anche allo scopo di offrire affidamento ai candidati che avrebbero potuto distribuirsi sulle due tornate, sulla base delle proprie qualifiche scientifiche.
Ecco le parole precise di Profumo:
Il bando delle abilitazioni scientifiche arriverà a luglio. Ci saranno quattro sessioni di abilitazione scientifica da qui al 2015, mentre i bandi per i commissari saranno due, uno nel 2012 e uno nel 2014.
Sul sito ASN c’è perfino un cronoprogramma.
Nonostante i candidati avessero presentato le loro domande entro il 31 ottobre 2013 i ritardi nello svolgimento e nella pubblicazione degli esiti della prima tornata hanno spinto sempre più in là l’avvio dei lavori delle commissioni per la seconda tornata. Per dare un’idea di quanto in là siano slittati i tempi, basti dire che fino a metà aprile 2014 le commissioni non avevano nemmeno accesso all’elenco dei candidati. Tanto in là che si rischia di far decadere le commissioni prima che siano state messe in grado di lavorare. Secondo il bando, i lavori della seconda tornata avrebbero dovuto concludersi entro il 31 marzo 2014. Scadenza del tutto impossibile da rispettare, tanto che è già stata consentita la proroga ex lege di 60, quella che, ai sensi dei dpr 222/2011, poteva essere concessa dal direttore generale del MIUR.
Era ampiamente noto che il termine per la conclusione dei lavori, inopinatamente fatto decorrere dal Dpr dalla pubblicazione del bando, non avrebbe potuto essere prorogata se non con legge o con un altro dpr, visto che non si era proceduto in via cautelativa ad avvalersi dei procedimenti milleproroghe di fine anno per autorizzarne la dilazione, come era stato fatto per la prima tornata.
I lavori dovranno dunque concludersi entro il 31 maggio.
Ormai mancano solo 15 giorni al termine e non c’è traccia di proroghe: un primo tentativo di vararne una pare essere fallito e il MIUR tace.
In questo quadro, diventa sempre più probabile che la procedura naufraghi, violando l’affidamento dei candidati che avevano scelto di presentarsi alla seconda tornata anziché alla prima.
La situazione è resa ancor più paradossale dal fatto che alle commissioni non sono stati ancora forniti gli indicatori bibliometrici dei candidati ma solo i curricula e le pubblicazioni. Fino a qualche giorno fa, le commissioni non potevano neppure operare sulla piattaforma informatica. Ora pare che sia possibile.
Su una nave che imbarca acqua e si sta paurosamente inclinando, spicca l’assoluta mancanza di una “corretta informazione” da parte del Ministero nei confronti dei commissari e dei candidati.
E le commissioni? C’è qualcosa che possono fare per sottrarsi al naufragio imminente? Forse sì, ma solo per chi sarà abbastanza veloce nella corsa alle scialuppe.
Alle commissioni conviene procedere il più rapidamente possibile alla redazione dei giudizi sulla base dei titoli e delle pubblicazioni, tralasciando le mediane per ora non disponibili (o calcolandosele “in casa”), e chiudere i lavori entro il 31 maggio.
Non è certo colpa delle commissioni se il CINECA non rende disponibili tali dati.
Sarà poi il MIUR, se è il caso, a dover riaprire i lavori in autotutela, una volta resi disponibili gli indicatori quantitativi.
In tal modo, si potrebbe forse scongiurare il totale naufragio della seconda tornata.
Inoltre, se venisse bloccata la pubblicazione dei risultati delle commissioni che, nonostante tutto e tutti, avessero consegnato i verbali, il MIUR si troverebbe esposto alle azioni legali di candidati valutati positivamente allo stato dei documenti disponibili, i quali avrebbero dunque ottime probabilità di ottenere il risarcimento del danno dal ministero per perdita di chance.
La verità è che si sarebbe dovuto procedere prima, tentando di assicurare uno svolgimento ordinato della seconda tornata, e di precostituire le condizioni per un sistema di abilitazioni più solido e al riparo dal contenzioso. Nulla di ciò è stato fatto. Siamo scrivendo la cronaca di un naufragio annunciato, inevitabile conseguenza di regole o norme concepite e scritte in modo pessimo e di apparati amministrativi che mai hanno curato adeguatamente la loro pur complessa applicazione. In sostanza
Un naufragio che non solo suonerà come una beffa per numerosi candidati e commissari, ma avrà effetti catastrofici sul nostro sistema di reclutamento, probabilmente bloccato per un tempo indefinito.
Sembra quasi di sentir già ribollire i gorghi che accompagneranno nell’abisso il relitto dell’ASN. Fin dai tempi di Lucrezio, conosciamo il piacere perverso che le catastrofi procurano a chi le contempla dalla riva.
Vuoi vedere che al ministro Giannini e forse anche al governo non dispiacerebbe poi così tanto assistere ad uno spettacolare naufragio?
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