“I 60 milioni, frutto di una straordinaria mobilitazione, siano un primo passo verso il ripristino totale del Fondo”. E’ il commento di Emilia De Biasi, deputata del Pd all’annuncio di Berlusconi sul decreto per il Fus. “Il presidente del Consiglio ha aggiunto che bisogna farla finita con l’assistenzialismo e l’elemosina pubblica: vuol forse dire che considera i finanziamenti pubblici un’elemosina e l’intervento pubblico nel campo della cultura un fatto da prebende per i poveri? Lei pensa, signor Presidente, che i suoi colleghi Sarkozy e Merkel elargiscano elemosine? Si informi meglio, e scoprirà che in tutti i paesi europei la cultura è finanziata come un investimento sulla crescita e il futuro del proprio paese. Dappertutto. Tranne che in Italia, dove la spesa per la cultura è scesa, grazie ai tagli del suo governo, ai minimi storici. E’ ora di finirla con la storia degli sprechi: la verità è che cinema, teatro, musica, danza, 250.000 lavoratori, 6000 imprese combattono ogni giorno per reperire finanziamenti pubblici e privati, caro presidente. E che la Repubblica italiana ha il dovere di valorizzare ogni forma del suo straordinario patrimonio culturale. Non si tratta dunque di impedire che la Scala chiuda, si tratta di fare in modo che anche la Scala, assieme a tutti gli altri soggetti dello spettacolo possa crescere e accrescere il prestigio dell’Italia nel mondo. E produrre un bene che non si può quantificare: la cultura”.
Pubblicato il 30 Luglio 2009
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