Le deputate modenesi Pd denunciano il grave attacco alle istituzioni democratiche
“Noi non permetteremo che, nella loro disperazione, si aggrappino alle istituzioni democratiche per trascinarle nel baratro”: le parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Giuditta Pini denunciano la gravità di quanto sta accadendo in queste ore a Montecitorio. “L’impressione è che dall’esterno non si percepisca la gravità assoluta di quanto successo – affermano Ghizzoni e Pini – Oltre agli insulti sessisti, pur gravi, non si percepisce a fondo l’attacco frontale alle istituzioni democratiche. Oggi il presidente Napolitano ha detto di essere preoccupato non per sé – che pure è oggetto di un attacco violento e inedito – ma per il Parlamento. Ecco questa preoccupazione dovrebbe essere di tutti”.
“Non è la solita bagarre politica, non è più neppure opposizione dura, è il gioco allo sfascio, con l’alibi della riforma di Bankitalia, ma con l’obiettivo di non fare la riforma elettorale”: le deputate modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Giuditta Pini provano a spiegare cosa sta accadendo in queste ore in Parlamento, con i parlamentari del Movimento 5 stelle che occupano le Commissioni, impediscono il normale lavoro parlamentare, censurano preventivamente il capogruppo Speranza che non riesce a parlare, marciano addirittura in formazione lungo i corridoi di Montecitorio. “L’impressione è che dall’esterno non si percepisca la gravità assoluta di quanto sta accadendo – affermano Ghizzoni e Pini – Oltre agli insulti sessisti, pur gravi, non si percepisce a fondo l’attacco frontale alle istituzioni democratiche. Oggi il presidente Napolitano ha detto di essere preoccupato non per se – che pure è oggetto di un attacco violento e inedito – ma per il Parlamento. Ecco questa preoccupazione dovrebbe essere di tutti. Perché c’è differenza tra fare opposizione anche dura (avendola fatta per anni noi in Parlamento) e giocare allo sfascio. Noi crediamo che le reali ragioni della vera e propria aggressione alle istituzioni dei deputati pentastellati debbano emergere chiare: Bankitalia è solo la foglia di fico. Non vogliono la riforma elettorale perché solo il perpetuarsi delle Larghe intese consente loro di sopravvivere politicamente. Il Porcellum garantisce loro di avere parlamentari, la riforma elettorale può sbloccare lo stallo in cui vive la politica italiana e apre le porte all’alternanza sinistra-destra alla guida del Paese”. L’escalation di violenza a Montecitorio ha avuto il suo culmine, in mattinata, quando a lavori dell’Aula ancora in corso, i deputati del M5s hanno semplicemente annunciato che se ne andavano: “Prima occupano le Commissioni, poi quando l’Aula lavora spariscono, un completo cortocircuito – commentano le parlamentari modenesi del Pd – Si sono presentati agli elettori in nome del cambiamento, ma una volta entrati nelle istituzioni hanno saputo fare solo delle sceneggiate o rifugiarsi sui tetti. Questo Paese va cambiato. Tutti devono lavorare per questo. Se i pentastellati vogliono continuare a giocare allo sfascio, saranno gli elettori, come già stanno facendo, a ritirare loro la fiducia. Ma noi non permetteremo che, nella loro disperazione, si aggrappino alle istituzioni democratiche per trascinarle nel baratro.”