Ottenuta la proroga delle tasse, è stato fatto il punto sulle esigenze del territorio. I parlamentari modenesi del Pd, nel pomeriggio di oggi, a Bastiglia hanno incontrato i sindaci delle aree colpite dall’alluvione. Dopo aver ottenuto con una straordinaria rapidità un decreto legge che proroga di sei mesi il pagamento delle tasse, ora si dovrà lavorare per ottenere la dichiarazione di stato di emergenza dal Governo nonché gli ammortizzatori sociali e gli indennizzi dei danni. Ecco la dichiarazione congiunta di Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari:
«La primissima richiesta arrivata dai sindaci, dai cittadini e dalle imprese, ovvero la proroga delle tasse, è stata ottenuta con una rapidità senza precedenti. Il pressing congiunto della Regione e dei parlamentari modenesi del Pd, nonostante il silenzio dei media nazionali, è riuscito a far comprendere la drammaticità di un’alluvione che ha colpito laddove aveva già fatto danni il terremoto. Per questo la proroga di sei mesi decisa dal Governo con un decreto legge, a soli cinque giorni dall’alluvione, senza attendere la consueta fase delle ordinanze, è una risposta di immediata e concreta applicazione. La mini-Imu, la Tares e la Tasi sarebbero state da pagare proprio in questi giorni e, invece, così non sarà. Questo è un primo, indubbio, importante risultato, anche se parziale. Oggi a Bastiglia con i sindaci, con i quali peraltro ci eravamo già incontrati lunedì nel pieno dell’emergenza, abbiamo fatto di nuovo il punto della situazione, anche rispetto alla prima sommaria valutazione dei danni, destinata a crescere. I nostri prossimi obiettivi sono l’ottenimento della dichiarazione dello stato di emergenza chiesta dalla Regione al Governo, degli ammortizzatori sociali per i 5mila lavoratori, dipendenti e autonomi, che hanno visto le loro prospettive lavorative letteralmente sommerse dall’acqua e i risarcimenti per i danni riportati, una volta ultimato il censimento. Famiglie, imprese, esercizi commerciali hanno perso tutto: è responsabilità collettiva non lasciarli soli e restituire loro la speranza per ricominciare con adeguati indennizzi. Mentre i sindaci, i vigili del fuoco, l’esercito, le forze dell’ordine, le centinaia di volontari sono impegnati a ripristinare le condizioni di una vita normale,
nei centri urbani e nelle campagne, a partire dalla riapertura delle scuole lunedì mattina, il percorso da seguire è per noi chiaro, e dopo il terremoto purtroppo anche rodato: si deve procedere di concerto con le amministrazioni e le associazioni del territorio, unitamente alla Regione, in modo determinato e senza scoraggiarsi. Il nostro impegno al loro fianco non verrà meno».