La violenza di genere “non è una collezione di fatti privati, ma una tragedia che parla a tutti, che parla di tutti”. L’allarme arriva dal presidente del Senato,Piero Grasso, che, in occasione del convegno nella Sala Zuccari di Palazzo Madama, sulla “Convenzione di Istanbul e media”, ha messo in guardia su quella che è diventata una vera e propria emergenza sociale. “Sono pienamente consapevole e preoccupato della portata di un fenomeno che va combattuto in tutte le sue forme: dalle offese, alle minacce, agli atti di violenza fisica e psicologica”, ha aggiunto la seconda carica dello Stato, che, pur riconoscendo “l’impegno e la costanza con cui i diversi media stanno affrontando da mesi il tema”, ha anche lanciato un appello ai mezzi di informazione perché pongano maggiore attenzione a “quei riflessi automatici che a volte rischiano di vanificare la profondità e l’analisi delle stesse testate”.
Solidarietà a Boldrini. Il presidente del Senato ha insistito sulla necessità di prevenire comportamenti violenti e di utilizzare “tutti i mezzi a nostra disposizione per garantire la sicurezza delle donne nelle strade, nei luoghi pubblici, all’interno delle pareti domestiche. Queste ultime – ha aggiunto – sono il luogo dove è certamente più difficile intervenire perché è necessaria la collaborazione della vittima, che in molti casi non denuncia per sfiducia nelle istituzioni, per paura, per mancanza di mezzi. Non dobbiamo dimenticare che vi sono anche casi, invece, in cui le donne, pur avendo denunciato, continuano a subire violenza fino a trovare la morte. E questo è intollerabile”. E poi ha parlato della collega di Montecitorio Laura Boldrini, manifestandole solidarità come aveva già fatto – nei giorni scorsi – Giorgio Napolitano: “Voglio innanzitutto manifestare solidarietà alla presidente Boldrini che sta affrontando un’ondata di accuse e offese senza precedenti”.
Il peso delle parole. La presidente della Camera, Laura Boldrini, non concorda con Grasso nel definire il femminicidio un’emergenza. “Ma è davvero emergenza la violenza contro le donne? I numeri testimoniano purtroppo che non si tratta di un’emergenza intesa nel senso di inaspettato, imprevedibile”, ha detto Boldrini ricordando che le statistiche dicono che “oltre il 70% delle donne uccise aveva già fatto denuncia nei confronti dell’uomo che poi le avrebbe assassinate”. Per la presidente della Camera, anche le parole usate dai media hanno un peso e il termine abusato “nega il carattere drammaticamente strutturale, ordinario, familiare della violenza”. Purtroppo, aggiunge la Presidente, “non uno scoppio occasionale di pazzia, ma una storia di normale, brutale normalità” .
Tarantola: “Via a stereotipi, anche a scapito dello share”. La responsabilità dei media nella costruzione dell’immagine della donna oggetto è stata ribadita dalla presidente della Rai, Anna Maria Tarantola: “I media sono stati a lungo responsabili di un’immagine delle donne che non ne ha aiutato il cambiamento”, a cominciare dal fatto che “si è affermato un canone estetico, imposto per anni dalla pubblicità, dalla moda e dalla stessa televisione, che celebra la bellezza quale valore assoluto, annullando tutto il resto”. Ma presto, ha fatto capire Tarantola, le cose cammineranno: “La tv pubblica sta ampliando la presenza delle donne all’interno della dirigenza” e sta “cambiando i palinsesti verso un’offerta qualificata della presenza delle donne. E lo faremo se sarà necessario anche a scapito delle share”. Intanto, proprio in Rai, è in lavorazione una serie tv che tratta il tema della vilenza sulle donne. Un lavoro che, dice il presidente, “ci sta molto a cuore”.
da repubblica.it