Il segretario del PD, Guglielmo Epifani al termine dell’Assemblea nazionale ha informato che la Commissione Congresso ha ritirato le proposte di modifica dello Statuto. Sulla base delle raccomandazioni per il regolamento congressuale approvate dall’Assemblea, la Direzione nazionale si riunirà il 27 settembre per dare il via al percorso congressuale fino alle primarie dell’8 dicembre 2013.
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LE RACCOMANDAZIONI DELLA COMMISSIONE CONGRESSO
Le proposte che seguono configurano una “manutenzione” dello statuto del Pd e offrono alcune indicazioni per il regolamento volte a realizzare un percorso congressuale condiviso e partecipato, garantendo la sua congruenza con le novità sopraggiunte sul piano politico e con la concreta situazione organizzativa del partito. Esse tendono a ridurre al minimo gli interventi sullo statuto, privilegiando nei limiti del possibile lo strumento della disciplina regolamentare.
1) La figura del Segretario e il candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
La commissione per il congresso propone di superare l’identificazione automatica tra segretario e candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e di prevedere la scelta di quest’ultimo attraverso specifiche primarie di coalizione o di partito. La commissione propone di eliminare l’ultima frase dell’articolo 3.1 dello statuto (“ed è proposto dal Partito come candidato all’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri”) e di riformulare l’articolo 18.8 come segue: “il candidato del PD alla carica di Presidente del Consiglio dei Ministri è scelto attraverso primarie di coalizione o di partito a cui sono ammessi, oltre al Segretario nazionale, anche altri iscritti al Partito Democratico”.
2) La platea per l’elezione del segretario nazionale e dei segretari regionali
Secondo lo statuto attuale il segretario è scelto dagli elettori del Pd, definiti come cittadini italiani o residenti in Italia che “dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrati nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori” (art. 2.3). La commissione propone di confermare l’attuale formulazione statutaria e di prevedere la possibilità di iscrizione all’albo degli elettori anche al momento del voto. La quota di partecipazione suggerita è di due euro.
Il congresso costituisce l’occasione per la realizzazione di una grande campagna di adesione che configuri i cittadini che sceglieranno di partecipare all’elezione del segretario e dell’assemblea nazionale come componenti di una larga “comunità” dei democratici, e per promuovere l’inscrizione al partito.
3) I congressi territoriali e la presentazione delle candidature
La commissione suggerisce di tenere i congressi di circolo e provinciali prima dello svolgimento della fase riservata agli iscritti del congresso nazionale (volta come da statuto a selezionare i candidati da sottoporre al voto degli elettori). La commissione propone inoltre di mantenere la norma attuale che prevede la scelta dei segretari regionali da parte degli elettori, e di svolgere i congressi regionali entro il 31 marzo del 2014. Eventuali deroghe devono essere comprovate da motivi politici, statutari ed elettorali, e saranno decise d’intesa dalla Commissione nazionale per il congresso e dalle direzioni territoriali competenti.
La commissione suggerisce di consentire l’elettorato attivo nei congressi territoriali e in quello nazionale a quanti si iscrivano al Pd fino alla chiusura delle operazioni di voto.
La commissione propone di prevedere la presentazione delle candidature a segretario nazionale prima dell’inizio della fase territoriale del congresso, e al tempo stesso di evitare la possibilità di riferimenti e apparentamenti tra i candidati territoriali e quelli nazionali. Analogo principio viene stabilito per i congressi regionali. Il regolamento dovrà contenere adeguate norme per il contenimento dei costi e dei mezzi di propaganda e per garantire le pari opportunità di accesso dei candidati agli spazi di informazione e alle strutture del partito.
4) Composizione e modalità di elezione dell’assemblea e della direzione nazionale
La commissione propone di eliminare dallo statuto l’obbligo di svolgere le convenzioni nella fase del procedimento elettorale nazionale e regionale riservata agli iscritti e di prevedere nel regolamento che in ogni collegio venga presentata una sola lista collegata a ciascun candidato alla segreteria nazionale.
La commissione raccomanda alla prossima assemblea nazionale di utilizzare la facoltà prevista nell’articolo 8.3 per integrare la composizione della direzione nazionale con una quota territoriale di 30 componenti indicati dalle assemblee regionali.
5) Rispetto della parità di genere
Lo statuto prevede (art. 1.3) la presenza paritaria di donne e uomini negli organismi dirigenti ed esecutivi del partito. Tale norma è applicabile per tutti gli organismi dirigenti ad ogni livello territoriale, e la commissione segnala l’esigenza che il regolamento della commissione di garanzia stabilisca le sanzioni che derivano dalla sua violazione.
6) Decadenza del divieto di rieleggibilità della Commissione di garanzia
La Commissione propone una modifica statutaria all’art. 39 comma 5 e 6 dello statuto per rimuovere il divieto di rieleggibilità della Commissione di Garanzia e del suo Presidente.
7) Ipotesi di calendario congressuale
Al fine di svolgere l’elezione del Segretario nazionale e della Assemblea (art. 9 dello statuto) l’8 dicembre, la commissione suggerisce di svolgere il 27 settembre la direzione nazionale che approva il regolamento e di prevedere come termine per la presentazione delle candidature l’11 ottobre.
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