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Ghizzoni e Vaccari “Il nostro impegno per gli sgravi al 65%”

Probabilmente a causa delle polemiche politiche di diverso segno che hanno accompagnato la nascita del provvedimento, nei media e nell’opinione pubblica sembra essersi ingenerata l’idea che il cosiddetto decreto Ecobonus non abbia concesso sgravi fiscali a chi, nelle zone terremotate, voglia effettuare un consolidamento antisismico sulla propria abitazione. E’ vero semmai il contrario, proprio il decreto Ecobonus, grazie anche all’impegno di noi parlamentari modenesi del Pd, ha portato al 50% l’aliquota delle agevolazioni fiscali destinate agli adeguamenti antisismici degli edifici. Questo 50%, quindi, è già stato introdotto e vale per tutte le nostre zone, ad eccezione di quella parte del nostro Appennino che è già classificata in fascia rischio sismico 2 e quindi può accedere al 65%. I parlamentari modenesi del Pd, già in estate, avevano ottenuto un impegno da parte del Governo a far rientrare nell’agevolazione del 65% anche quella parte di comuni del nostro territorio colpiti dal sisma e che, per ora, sono ancora classificati in fascia 3 (quella che ha diritto comunque al 50%, per intenderci). “Su quest’ultimo obiettivo – spiegano i parlamentari Pd Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccarfi – stiamo lavorando attivamente come promesso. Il primo appuntamento utile per inserire nei territori che usufruiscono delle agevolazioni al 65% anche i Comuni colpiti dal sisma e’ la legge di Stabilita’ che deve essere presentata entro ottobre. In quella sede faremo in modo che l’impegno preso con l’ordine del giorno che presentammo all’epoca del decreto Ecobonus, come detto già accettato dal Governo, divenga norma”

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Regione compatta sul rischio sismico

Risoluzione unanime chiude le schermaglie tra Lega e Pd «La classificazione va cambiata e gli ecobonus previsti» Ghizzoni e Vaccari: «Ma già oggi è detraibile il 50%»

Parlando di polemiche politiche che hanno confuso le idee, gli Onorevoli modenesi del Pd, Ghizzoni e Vaccari, sostengono che il contrario, ovvero che « proprio il decreto Ecobonus, grazie anche all’impegno di noi parlamentari modenesi del Pd, ha portato al 50% l’aliquota delle agevolazioni fiscali destinate agli adeguamenti antisismici degli edifici. Questo 50%, quindi, è già stato introdotto e vale per tutte le nostre zone, ad eccezione di quella parte del nostro Appennino che è già classificata in fascia rischio sismico 2 e quindi può accedere al 65%». I parlamentari modenesi del Pd, ricordano che di avere ottenuto un impegno da parte del Governo a far rientrare nell’agevolazione del 65% anche quella parte di comuni del nostro territorio colpiti dal sisma e che, per ora, sono ancora classificati in fascia. «Stiamo lavorando attivamente. Il primo appuntamento utile per inserire nei territori che usufruiscono delle agevolazioni al 65% anche i Comuni colpiti dal sisma è la legge di Stabilità che deve essere presentata entro ottobre».
BOLOGNA Le proteste e l’annunciata occupazione dell’aula del Consiglio regionale da parte della Lega Nord, con le conseguenti contromosse del Pd, hanno riportato una apparente unitarietà sul tema post-terremoto in Regione. In particolare sui rimborsi del 65% a chi decide di rafforzare la propria casa (qualora non danneggiata nel 2012), e sulla necessità di riportare la Bassa ad una classificazione sismica consona all’accaduto. Al di là, verrebbe da dire, delle resistenze non sempre così limpide che in ambienti “tecnici” e politici si registrano da giorni, con pretesti e rimpalli di varia natura. Come noto, erano stati la Lega da una parte (a Bologna) e Sel dall’altra (in Parlamento a Roma) a denunciare la situazione emersa nella conversione dell’ultimo decreto sull’Ecobonus: ovvero la decisione della maggioranza parlamentare di non votare a favore della Bassa, con tutti i distinguo e le mezze corse ai ripari del giorno dopo. A Bologna, in Regione, Mauro Manfredini della Lega aveva annunciato ed elaborato una risoluzione. La contromossa della maggioranza è stata l’elaborazione di una risoluzione che per il capogruppo del carroccio «è tale e quale a quella da noi proposta e risponde a tutte le nostre richieste». Dunque per la Lega «non aveva senso andare oltre avendo ottenuto tutto», anche perchè – come sempre capita in questi casi il Pd non avrebbe mai votato quella più o meno “fotocopiata” della Lega. Parole e propositi che sono risuonati chiari durante il breve dibattito, cui hanno assistito una decina di cittadini venuti dalla Bassa, preoccupati. Il gruppo Pd nella risoluzione, votata all’unanimità e che ha poi sostituito quella della Lega Nord, ritirata prima del voto, impegna la giunta «a proseguire l’attività intrapresa con il governo e il parlamento per il pieno riconoscimento dell’ecobonus a tutte le famiglie e le imprese dei territori per i quali è stato dichiarato ed è ancora in atto lo stato di emergenza», e «a tutti i comuni ricadenti anche in zona sismica 3, attraverso un provvedimento di modifica dell’attuale legge rendendo l’incentivo strutturale e stabile nel tempo». Come noto, infatti, l’incentivo dal quale la Bassa è stata esclusa è comunque semestrale, e ogni volta deve passare in Parlamento. Lo stesso documento impegna così la Regione a «promuovere a livello nazionale un confronto tecnico-scientifico tra le regioni, la protezione civile e l’Ingv», per la verifica «della revisione della carta della pericolosità, non solo in base a criteri sismologici, ma anche in base alle condizioni geologiche strutturali e con criteri di massima salvaguardia della sicurezza dei cittadini» completando «su tutto il territorio regionale la microzonazione sismica e ad assicurandone la conclusione per i 57 comuni colpiti dal terremoto entro il termine fissato del mese di dicembre del corrente anno». Come richiesto dal capogruppo della Lega, infine, la giunta regionale è stata impegnata a «ribadire la propria contrarietà alla autorizzazione allo stoccaggio di gas a Rivara». All’assemblea era peraltro presente Lorenzo Preti, presidente del Comitato di Rivara.

dalla Gazzetta di Modena 11.09.13