270.000 cittadini hanno chiesto a gran voce la riforma del 416 ter e il testo definitivo è stato appena adottato all’unanimità dalla Commissione Giustizia della Camera. Dal 15 luglio si vota in Aula. Si tratta di un importante segnale che dimostra la volontà politica di intervenire su questa norma cruciale per la lotta alla corruzione in Italia, rispondendo all’istanza della società civile. Dopo 6 mesi di lavoro, finalmente abbiamo un testo definitivo. Merito di una mobilitazione popolare, che per la prima volta e con mezzi innovativi ha dialogato in modo costruttivo con i parlamentari sui temi della corruzione, merito del lavoro dell’intergruppo dei Braccialetti bianchi, i parlamentari di tutti i partiti che da subito hanno sposato la causa. E merito dei relatori in Commissione, Dambruoso (Scelta Civica) e Mattiello (PD), che hanno saputo andare avanti sulla via dell’accordo.
Il testo che verrà sottoposto alla discussione e votazione della Camera recita:
Chiunque accetta consapevolmente il procacciamento di voti con le modalità previste dal terzo comma dell art 416 bis in cambio dell’erogazione di denaro o di altra utilita è punito con la reclusione da 4 a 10 anni.La stessa pena si applica a Chi procaccia voti con le modalità indicate al comma precedente.
Innanzitutto si introduce il concetto di “altra utilità” richiesto da Riparte il futuro. L’intera formulazione permette poi di tipizzare meglio il comportamento specifico del politico che scende a patti con la criminalità organizzata per ottenere voti. Inoltre con il secondo comma è aggravata la pena inflitta al mafioso che si presta a procacciare voti a favore del politico. In riferimento alla frase “Chiunque accetta consapevolmente”, il verbo “accettare”deve essere interpretato intendendo sì il ruolo passivo, ma anche l’atto volontario e attivo del politico corrotto.
Un testo insomma non ancora impeccabile ma che rappresenta un enorme passo in avanti, a cui dovranno seguirne altri: il Paese chiede un segno chiaro e forte contro la corruzione e non è disposto ad accettare ritardi e vaghezza.
In attesa del voto alla Camera – che sarà palese come assicurato dalla Presidente Laura Boldrini – chiediamo a tutti di sostenere la campagna, invitando alla firma e diffondendo la voce il più possibile.
In un periodo così incerto e talvolta scoraggiante, Riparte il futuro ha aperto una strada di possibilità, contro un problema che da troppo tempo devasta il nostro paese nella semi-indifferenza di tutti.
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