cultura

On. Ghizzoni: emendamento al DL n. 39 a favore delle popolazioni della regione Abruzzo

Il 17 giugno, durante la discussione alla Camera per la conversione in legge del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo, l’On. Ghizzoni ha presentato un emendamento sulla tutela dei beni culturali di quel territorio. L’emendamento è stato respinto per soli 4 voti di scarto ottenendo il plauso e il voto favorevole anche dell’On. Granata, capogruppo in VII Commissione del Pdl.
Riportiamo la dichiarazione di voto dell’on. Ghizzoni e, il calce, il testo dell’emendamento.
“Signor Presidente, l’articolo aggiuntivo proposto ha per oggetto i beni culturali, in particolare i beni culturali mobili, completamente trascurati dal provvedimento, benché siano stati fortemente colpiti dal sisma, a partire da quelli conservati nelle molte chiese lesionate e anche nello stesso museo nazionale d’Abruzzo.
Ugualmente, sono stati danneggiati molti archivi e molte biblioteche. Si tratta di un patrimonio di cui si è poco parlato nell’enormità della tragedia, però è bene ricordare, almeno in questa sede, che i dipinti, le opere d’arte, gli oggetti d’arte, le collezioni bibliografiche e i fondi archivistici rappresentano pezzi fondamentali della nostra storia e della nostra identità culturale.
Si tratta di beni mobili che, ancora in questi giorni, si stanno recuperando dalle sedi lesionate o distrutte per poterli trasferire in depositi provvisori.
Credo che non sfugga all’Assemblea che reperire le sedi provvisorie alternative per questi patrimoni, organizzarne il trasporto, predisporne la ricognizione, il restauro e la restituzione alla fruizione pubblica costituiscano operazioni di grande impegno tecnico e finanziario, per le quali è doverosa una particolare attenzione del legislatore e un adeguato stanziamento di risorse.
Di fronte a queste operazioni, ad oggi, si trovano in una desolante solitudine il personale e gli organi del Ministero per i beni e le attività culturali e degli enti ecclesiastici pubblici responsabili della tutela e conservazione dei beni culturali.
Sono soggetti responsabili di strutture, ripeto, in gran parte colpite dal sisma, tanto da rendere impossibile il proseguimento delle attività nelle sedi originarie, anche perché è andata perduta, in parte o completamente, la strumentazione e la documentazione di lavoro.
Per far fronte a questa situazione, abbiamo presentato l’emendamento in parola: in esso si individua un adeguato finanziamento per consentire la riattivazione delle strutture e delle capacità operative degli istituti culturali, anche attraverso l’opera di restauro e ricostruzione del patrimonio danneggiato e della sua restituzione alla fruizione. L’emendamento prevede poi che il coordinamento degli interventi sui beni culturali, sia mobili che immobili, sia in capo, in modo formale e stabile, a una figura di vicecommissario appositamente delegato con poteri autonomi.
Infine, con l’emendamento in esame si intende risolvere un problema finora scarsamente considerato: quello dell’afflusso dei volontari che si offrono per il recupero dei beni culturali mobili, per esempio restauratori, archivisti, bibliotecari, che non sono inquadrati nell’organizzazione delle squadre di protezione civile. Risulta infatti che numerose offerte di opera volontaria da parte di questi esperti non siano accolte a causa della mancanza di specifiche strutture organizzative, per ospitarli e avviarli agli istituti che necessitano del loro intervento. Pertanto, riteniamo utile un’apposita misura di stimolo e di sostegno.
Con i colleghi della VII Commissione, con i colleghi di maggioranza, abbiamo lavorato con profitto e spirito costruttivo, soprattutto sulla scorta di una missione a L’Aquila, nelle zone terremotate: un’esperienza importante per chi ha potuto parteciparvi, che ha guidato le nostre scelte condivise su un provvedimento che impone alla politica di accantonare le divisione pregiudiziali per definire soluzioni certe, eque e realmente rispondenti alle istanze delle popolazioni di quel territorio martoriato. Così come è accaduto per la scuola e per l’università, anche su questo tema, dei beni culturali mobili e immobili, la VII Commissione ha condiviso la posizione esposta negli emendamenti dell’opposizione; come testimonia peraltro un ordine del giorno unitario, che è già stato depositato, che porta la firma di tutti i presidenti di gruppo.
Vorrei però rivolgere un appello ai colleghi di maggioranza, almeno della VII Commissione, perché questo è il momento della verità e dobbiamo decidere da che parte stare: se dalla parte delle parole, o dalla parte dei fatti, e dei fatti a vantaggio di quell’area terremotata. Vi invito quindi a votare il nostro emendamento, con senso di responsabilità e per onestà intellettuale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).”

EMENDAMENTO
Art. 4-bis. – (Interventi sui beni culturali). – 1. Per gli interventi di primo recupero e salvaguardia dei beni culturali mobili coinvolti dagli eventi sismici e per quelli finalizzati alla loro pronta restituzione alla pubblica fruizione in sedi alternative è autorizzata la spesa di 12 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011.
2. Gli interventi sugli immobili di interesse storico-artistico ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n, 42, di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), e quelli di cui al comma 1 sono coordinati da vice-commissario appositamente subdelegato.
3. Per l’accoglienza e il supporto a qualificati volontari che si rendono disponibili, direttamente o tramite associazioni del settore, a collaborare, sotto la direzione dei competenti soprintendenti o direttori di istituto, a specifici interventi di cui al comma 1 sono stanziati almeno 2 milioni di euro per l’anno 2009. L’accoglienza, previo assenso dei predetti competenti, e l’avviamento alle rispettive sedi di impiego sono a cura della Protezione civile.
4. Per gli interventi di cui al presente articolo si provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 14, comma 1.
4. 01. Ghizzoni, Coscia, Lolli, Fioroni, Tenaglia, Ginoble, Livia Turco, D’Incecco, De Pasquale, Sarubbi, De Torre, Pes, Siracusa, Rossa, Antonino Russo, De Biasi, Levi, Picierno, Bachelet, Nicolais, Mazzarella, Mariani, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Martella, Mastromauro, Morassut, Motta, Realacci, Viola.

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