I deputati Pd hanno firmato una interrogazione sulle ragioni del mancato pagamento. La questione del mancato pagamento degli straordinari ai vigili del fuoco per le ore lavorate al servizio delle zone colpite dal sisma è approdata sul tavolo dei ministri Saccomanni e Alfano grazie a una interrogazione firmata dai deputati modenesi del Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni assieme ad altri colleghi della Camera. Nell’interrogazione si chiarisce come i ritardi non possano essere imputati né alla Regione Emilia-Romagna né al Dipartimento nazionale di Protezione civile.
La Regione Emilia-Romagna già in aprile aveva adottato l’ordinanza e le misure necessarie per velocizzare i tempi di liquidazione, l’Agenzia regionale di Protezione civile ha già versato la somma relativa alla prima tranche al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma i vigili del fuoco non sono ancora stati pagati per le ore di straordinario che, dalle scosse del maggio scorso, hanno prestato per l’emergenza prima e poi per l’avvio della ricostruzione post-terremoto. A portare il tema sul tavolo dei ministri dell’Economia Saccomanni e dell’Interno Alfano sono i deputati modenesi del Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni che, insieme ad altri colleghi della Camera, hanno firmato una interrogazione incentrata sul mancato pagamento degli straordinari ai vigili del fuoco ad un anno dal sisma. Il tema è di strettissima attualità perché, come si ricorda nel testo dell’interrogazione, il commissario straordinario Errani sta per firmare una nuova ordinanza per l’impiego dei vigili del fuoco fino al 31 agosto per “portare a compimento il lavoro avviato in questi primi 12 mesi del sisma”. Nonostante questo neppure la prima tranche dei pagamenti, con i soldi peraltro già sbloccati, sono arrivati materialmente nelle buste paga di chi si è impegnato fin da subito in compiti di basilare importanza per le zone del cratere. Secondo il calcoli effettuati, infatti, oltre al lavoro di prima emergenza, i vigili del fuoco, nell’arco di 12 mesi, hanno effettuato 65mila verifiche ispettive sulla stabilità degli edifici e 55.200 tra interventi di soccorso, demolizione o messa in sicurezza degli edifici pericolanti. Se i ritardi, come detto, non sono imputabili né alla Regione né al Dipartimento nazionale di Protezione civile, Barruffi, Ghizzoni e i parlamentari firmatari dell’interrogazione chiedono di sapere “quali sono le ragioni per le quali il Ministero dell’Economia e delle Finanze non ha provveduto al pagamento di quanto dovuto, quale tempistica sia prevista per lo sblocco dei pagamenti in questione e quali iniziative i ministri competenti intendano adottare al fine di evitare ulteriori ritardi nell’erogazione”. Inoltre, per evitare il ripetersi di episodi analoghi che peraltro sono molto simili a quanto già accaduto in occasione delle campagne estive per il contrasto degli incendi boschivi, gli interroganti si domandano se non sia il caso che “il Ministero dell’Economia provveda direttamente al pagamento degli straordinari nella busta paga del mese successivo a quello nel quale le ore di lavoro sono state svolte, regolando poi le partite finanziare con gli altri enti pubblici in maniera indipendente”.