attualità

“Intercettazioni, Caselli lancia l’allarme: «Legge devastante»”, di Federica Fantozzi

Anna Finocchiaro annuncia battaglia in aula contro una legge «blocca processi». Il procuratore di Torino: «Sulla sicurezza la maggioranza fa come Penelope. È una catastrofe». Martedì il ddl sulle intercettazioni approvato nel primo ramo del Parlamento approda in Senato. Orlando contro i franchi tiratori: «Teste vuote e irresponsabili». IdV annuncia un sit in fuori Palazzo Madama.
La maggioranza va avanti come un bulldozer. Martedì prossimo il disegno di legge sulle intercettazioni approvato giovedì dalla Camera in mezzo a bagarre, striscioni, caos e proteste, approderà in commissione Giustizia a Palazzo Madama.
E IdV annuncia un sit in davanti al Senato per attirare l’attenzione del presidente della Repubblica che, ha già detto, esaminerà il testo una volta approvato.
Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd, annuncia battaglia in aula: «Come farà il governo, dopo tutti gli allarmi lanciati, dal procuratore antimafia Grasso ai funzionari di polizia, dagli intellettuali al mondo dell’informazione, a mettere di nuovo la fiducia?». A un testo che «limita le indagini, blocca i processi e imbavaglia l’informazione». Per Donatella Ferranti si vara una legge «ammazza indagini». Anche Articolo 21 parla di «legge bavaglio» e prepara una grande iniziativa nazionale di partiti, associazioni e sindacati.
Nel primo ramo del Parlamento il ddl è passato con 318 voti a favore, una ventina dei quali provenienti da franchi tiratori dell’opposizione (Pd e IdV). Una brutta figura, visto che il voto segreto era stato chiesto proprio dalla minoranza. Il dipietrista Leoluca Orlando bolla quella pattuglia di deputati come «teste vuote e irresponsabili».
Il procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli attacca: «Una catastrofe per la giustizia. Un siluro alla sicurezza di tutti i cittadini e l’impunità per fior di delinquenti. Da parte di un governo che strilla sicurezza! sicurezza! sicurezza! ma che così produce insicurezza».
Sull’argomento, secondo il magistrato, «la maggioranza si comporta come Penelope, che di giorno tesseva e la notte disfaceva. Da un lato tolleranza zero, esercito, flotta, ronde, e dall’altra il vero baluardo protettivo della sicurezza dei cittadini, le intercettazioni, picconate e ridotte in macerie, con conseguenze che saranno devastanti per tutti».
Anche il senatore Pd Beppe Lumia lancia l’allarme: «In Commissione Antimafia è emerso che questa legge danneggia l’efficacia delle indagini e quindi la repressione del fenomeno mafioso. «In apparenza sembra non riguardare i reati di mafia. Nella sostanza complica e limita il ricorso all’utilizzo delle intercettazioni e riduce l’ambito di manovra degli investigatori, compromettendo il buon esito delle indagini».
Condivide Rita Borsellino, neo-europarlamentare siciliana: «Si rischia di indebolire gravemente l’operato della magistratura e di ridurre drasticamente la libertà di informazione. Non è mettendo il bavaglio alla stampa e violando principi sanciti dalla Costituzione che si salvaguarda la privacy».
L’Unità 13.06.09

1 Commento

I commenti sono chiusi.