“Il disamoramento, l’incertezza, la rabbia si possono capire. Ma con la protesta e il distacco non si risolvono i problemi che il Paese ha di fronte e aggiungo che un governo senza cambiamento non risolverebbe nulla. Dateci le condizioni per governare, promettendo che si governa per cambiare”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani, alla video chat del Corriere.it, lanciando un appello per convincere gli indecisi.
“Ma io sono convinto che la gente andrà a votare, deciderà e sceglierà. La disaffezione troverà un canale per esprimersi”, ha aggiunto il leader del PD, intervistato da Ferruccio De Bortoli e Giovanni Floris.
A chi gli chiede di un possibile sorpasso del centrodestra, il leader democratico ha risposto ironico: “Sorpasso? Berlusconi ha preso l’autostrada contromano.. Non ho mai rincorso Berlusconi – ha chiarito – dico che sono alternativo a lui. Faccio un sacco di proposte, ma non hanno i titoli sui giornali. Se dicessi che rimborso viaggi di nozze il titolo me lo darebbero. Ma quando sento parlare di 4 milioni di posti di lavoro e ancora aspettiamo la prima milionata di dieci anni fa non posso che rispondere sbigottito”.
Bersani, nel corso dell’intervista ha commentato le ultime esternazioni del leader del M5S. “Vogliamo uscire dalla democrazia? Grillo vuole portare il Paese fuori dalla democrazia e dall’Europa. Uno che non risponde alle domande – ha avvertito – e che dice che non c’è più né destra né sinistra, via dall’euro e non paghiamo i debiti, mette il nostro Paese fuori dalle democrazie del mondo. Non si può vincere sulle macerie, sulle macerie sta bene solo chi ha i soldi, se uno non ripaga i debiti e dà mille euro a tutti, finiamo peggio della Grecia” ha dichiarato critico.
Sui candidati di M5S ha spiegato: “Ci sarà da fare uno scouting in Parlamento, per capire se saranno eterodiretti, prendendo ordini da uno che non si fa fare domande, o se non avranno vincolo di mandato. Non intendo fare campagna acquisti, ma se avrò il 51% mi comporterò come se avessi il 49%, mi confronterò con tutti”.
Infine Bersani ha ipotizzato con buon auspicio i titoli dei quotidiani del giorno dopo le elezioni: “‘Vittoria del centrosinistra e ora si metta a governare’. Non sono d’accordo quando si dice che siamo tutti uguali – ha concluso – ma noi dobbiamo comunque fare di più perché è giunto il momento di sgomberare le macerie”.
corriere.it