Offensiva mediatica del Partito Democratico contro i programmi degli avversari, specie per quello che riguarda la scuola. Ieri, la responsabile Scuola del Pd, Francesca Puglisi, ha attaccato Grillo e Berlusconi, colpevoli a suo dire di risanare i conti tagliando sull’istruzione: “Dall’aumento stellare delle rette dei nidi, al taglio di 84 posti nelle scuole dell’infanzia, il Movimento 5 Stelle sta dimostrando a Parma tutta la propria inadeguatezza quando viene chiamato alla prova di governo. Invece di fare come le famiglie per bene, che quando ci sono pochi soldi, stringono la cintura e pensano prima di tutto ai più piccoli e ai più deboli, i grillini – dice Francesca Puglisi – usano la mannaia dei tagli penalizzando i bambini e le famiglie. Governare per il bene del Paese e delle comunità locali è cosa ben diversa dallo strillare in piazza. D’ora in poi diremo anche noi ‘sono tutti uguali’: Grillo e Berlusconi quando è ora di risanare i conti tagliano la scuola”.
Oggi il sito del Pd, nello spazio ‘Non raccontiam balle’, prende di nuovo di mira i programmi di Pdl e Lega. Stavolta il gruppo di ‘fact checking’ democratico, coordinato da Domenico Petrolo, denuncia le contraddizioni sulla scuola ricordando che “il precedente governo Berlusconi con 132 mila posti di lavoro in meno ha fatto il più grande licenziamento di massa della storia della Repubblica”.
“Ma PdL e Lega Nord – sostiene il Pd – non si fanno problemi a rilanciare con enfasi le loro proposte per la scuola del futuro. Elenchiamo alcune di queste proposte e le loro contraddizioni: Autonomia delle scuole nella scelta degli insegnanti, negli organici e nella gestione efficiente dell’offerta scolastica e formativa (pag. 25 programma PdL, pag. 8 programma Lega). Peccato che con il Governo Berlusconi le risorse destinate a finanziare l’autonomia scolastica per la prima volta sono scese sotto i 100 milioni di euro, passando dai 269 milioni del 2001 ai 79 del 2011. In dieci anni, insomma, il finanziamento è stato ridotto del 71%”.
C’è poi la valutazione di scuole, docenti e università al fine di favorire la meritocrazia (pag. 25 programma PdL, pag. 8 programma Lega). “Purtroppo per il centrodestra – afferma il sito Pd – ad essere valutato negativamente fu proprio ‘Valorizza’, il progetto di valutazione messo in piedi dal ministro Gelmini ma bocciato da tutto il mondo della scuola. Gelmini proclamò che vi avrebbero aderito 300 scuole, alla fine ne aderirono soltanto 33”.
C’è poi l’idea del centrodestra di favorire il rapporto scuola-impresa anche sostenendo i percorsi di formazione professionale, sul modello delle scuole tecniche tedesche (pag. 26 programma PdL, pag. 8 programma Lega). “Deve essere con questo fine – ironizza il Pd – che i ministri Gelmini e Tremonti hanno quasi azzerato le ore di laboratorio e di pratica negli istituti tecnici e professionali e hanno dato un colpo mortale agli stage e all’alternanza scuola-lavoro”.
da Tuttoscuola 11.02.13