”Si blocchi il decreto o scomparirà il diritto allo studio”. E’ quanto scrivono i rappresentanti di centrosinistra al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari in una lettera a Napolitano riferendosi al provvedimento sul diritto allo studio che il Governo intende varare.
Premettendo di rivolgersi al Capo dello stato in quanto garante della Costituzione, i consiglieri del gruppo Udu-Run spiegano di aver deciso stamani ”con sofferenza” deciso di non partecipare al Cnsu poiché ritengono ”pericolosa l’approvazione, a due settimane dalle elezioni politiche e con un governo dimissionario, di un decreto che di fatto cancellerebbe il diritto allo studio”.
Secondo gli studenti il governo Monti e il ministro Profumo ”vogliono approvare un testo che innalzerebbe la soglia dei criteri di merito, diminuendo le soglie Isee, diminuendo l’importo delle borse e introducendo una discriminazione tra le grandi e piccole città e tra Nord e Sud”. ”Questa mattina non ci presenteremo in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari perché – spiegano – riteniamo inaccettabile discutere con questi metodi, con una convocazione arrivata fuori tempo previsto dal regolamento, a due giorni da una conferenza Stato-Regioni in cui si vuole forzare questo provvedimento, prima che un Governo dimissionario cada definitivamente. Abbiamo preferito fare i rappresentanti degli studenti fino in fondo, e stare in mezzo a loro nelle nostre città per spiegare cosa sta accadendo e per organizzare un’agitazione in difesa al diritto allo studio”.
I rappresentanti Udu-Run manderanno analoga lettera anche al presidente della conferenza Stato-regioni e al ministro Profumo ”fino a oggi sordo verso il nostro grido di allarme. Confidiamo nel buon senso e nella responsabilità, perché si fermi questo provvedimento che profuma di agguato contro di noi e la Costituzione e ci si sieda tutti intorno a un tavolo per discutere”.
da Ansa