“Se non ora, quando sarà il momento giusto per rimettere la cultura nell’agenda politica italiana? – se lo chiede la deputata del Pd Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, il giorno dell’apertura delle “primarie per la cultura” lanciate dal Fai – L’impegno del Partito Democratico, che ha sempre lavorato e per rilanciare quello che in Italia dovrebbe a pieno titolo essere considerata un’industria culturale e della creatività, è di recepire anche le indicazioni che giungeranno dalle “primarie per la cultura”. Perché non bastano due righe di compiacimento per il nostro patrimonio culturale a rendere accettabili programmi che non prevedono investimenti né in termini economici, né di valorizzazione delle risorse professionali. È inquietante che la strada per la crescita prevista da Monti non contempli la cultura: se veramente vuole continuare a guardare all’Europa dovrebbe acquisirne anche le strategie per lo sviluppo, che prevedono un potenziamento del lavoro nei settori della cultura e delle professioni creative. Dopo anni di governo Berlusconi, in cui la cultura non solo era considerata il fanalino di coda dell’economia, ma era un vero e proprio peso, Monti e il suo ministro competente si sono limitati a cancellarla dalle priorità, proseguendo con la politica dei tagli. È arrivato il momento – conclude Ghizzoni – di mandare al governo chi si è impegnato per far ripartire un comparto strategico del nostro Paese che, con gli adeguati investimenti e la giusta attenzione, può arrivare al 5% del pil nazionale e portare a raddoppiare l’occupazione del settore.”
Pubblicato il 7 Gennaio 2013
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