attualità, politica italiana

Camera dei Deputati dichiarazioni di voto di Pier Luigi Bersani sul decreto-legge finanza e funzionamento degli enti territoriali

Signor Presidente, non vorrei rubare il mestiere ai commentatori politici, ma mi sembra che la situazione che si è venuta a creare sia piuttosto chiara. In primo luogo, l’onorevole Berlusconi ha deciso di scendere in campo. In secondo lungo, scende in campo con il suo piatto forte da spartirsi con la Lega, come abbiamo sentito, cioè: no Stato, no Europa, no regole, no tasse, no comunisti e così via. La discesa in campo e l’avvio, perché di questo si tratta, della sua campagna elettorale vengono suonate in la maggiore, cioè dichiarando subito che Monti è un usurpatore e un affamatore del popolo. Ora, una persona in buona sede potrebbe chiedere: ma tutto questo dalla sera alla mattina? Tutto questo su un provvedimento che incide fortemente sui costi della politica? Tutto questo esponendosi alla critica di volersi opporre a norme sull’incandidabilità? Queste domande sarebbero giuste, ma fatte da uno che avesse vissuto su Marte negli ultimi dieci anni, perché in realtà noi conosciamo bene l’incoerenza e la spregiudicatezza di chi ha compiuto questi gesti in queste ore e sappiamo quindi che non c’è niente di nuovo sotto il sole.
Invece, si potrà dire seriamente dell’amarezza di vedere l’eterno ritorno di quelle strade che ci hanno portato al disastro, in un Paese che avrebbe un drammatico bisogno di una nuova assunzione di responsabilità da parte di tutti.
Ma, alla fine, mi chiedo e chiedo ai colleghi del PdL, glielo chiedo sinceramente: come poteva aspettarsi qualcosa d’altro? Poco più di un anno fa è caduto il Governo Berlusconi e in un intero anno noi non abbiamo mai, dico mai, avuto notizia di una discussione in casa vostra sul seguente ordine del giorno: ma negli ultimi dieci anni abbiamo forse sbagliato qualcosa(Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)?
Noi non abbiamo mai saputo che questa ipotesi vi abbia sfiorato per un attimo, né a proposito dell’azione di Governo né a proposito della natura personalistica, si potrebbe dire padronale, del vostro meccanismo politico. È evidente che, se non vi è niente da riflettere su questo, niente da cambiare, è ovvio che il Governo Monti, dal vostro punto di vista, non sia una transizione verso un’altra cosa, come è per noi.
No, è una parentesi: la apri, la chiudi e torna tutto come prima. Il problema, cari colleghi del PdL, è che in Italia ci siamo anche noi (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà) e le domande che voi non vi fate, le domande che voi non vi fate, ve le facciamo noi, una a una (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), a proposito anche dell’intervento di ieri dell’onorevole Cicchitto.
Cominciate a rispondere a questa domanda: pensate o no di avere qualche responsabilità se l’Italia è là dove non doveva essere, sul punto più esposto della crisi? Non vi era ragione che fossimo lì, non vi era ragione che fossimo in squilibrio di finanza pubblica: più spesa corrente, più tassazione, più debito, ancora prima della crisi. Colleghi leghisti, venite a dire di recessione? Ma lo sapete che è dal 2007 che noi perdiamo 20 punti di produzione industriale? Lo sapete che sono cinque anni buoni che il reddito delle famiglie va giù, e quindi i risparmi, e quindi i consumi?
Attenzione bene: ci si raccontava, in quegli anni, che la crisi era psicologica, che stavamo meglio degli altri. Voi ci avete raccontato questo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! Siete stati degli irresponsabili, degli irresponsabili(Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti dei deputati del gruppo Lega Nord Padania), voi e tutti quelli, in giro per l’Italia, che hanno fatto finta di credervi, sperando che si bagnasse solo la terza classe, per egoismo sociale.
E non vi era neanche ragione che vi fosse un solco così profondo fra istituzioni politiche e i cittadini, che fosse così ampio il discredito. Pensate di non avere avuto niente a che fare con questo? Pensate di avere sempre svolto il vostro compito con disciplina e onore, come dice la Costituzione? Pensate questo o avete qualcosa da chiedervi (Commenti dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)?
E chi ha firmato in Europa – lo ha detto il collega Della Vedova – non potendo portare riforme e credibilità, un patto del pareggio strutturale di bilancio per l’anno prossimo? Solo noi ce lo abbiamo, il Paese più in recessione dopo la Grecia! Chi ha firmato? Ha firmato Monti? No, hanno firmato Berlusconi e Tremonti! Loro hanno firmato (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Unione di Centro per il Terzo Polo e Futuro e Libertà per il Terzo Polo)!
Quindi, da lì derivano le manovre, i tagli, le tasse. L’IMU non è la tassa di Monti, è la tassa di Berlusconi e Tremonti (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Unione di Centro per il Terzo Polo, Futuro e Libertà per il Terzo Polo e Misto-Alleanza per l’Italia – Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà)!
Non tutto quello che ha fatto e fa il Governo Monti a noi piace, lo sapete benissimo, lo abbiamo detto, però noi abbiamo una parola sola: abbiamo detto qui un anno fa che noi saremmo stati leali, e saremo leali, cercando di correggere e dicendo le cose che non ci piacciono. Saremo leali, siamo pronti ad essere leali fino alla fine della legislatura (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà), leali nel sostegno al Governo e leali alle indicazioni del Capo dello Stato, che, ancora una volta, saprà guidarci in questo frangente difficile.
Leali sì, leali sì (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà)…
State buoni. Leali sì, ma ingenui no (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ingenui no, perché non potete mica pensare che noi, oltre il peso della transizione, ci mettiamo sulle spalle anche il peso della vostra propaganda (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Questo non esisterà. Questo non esisterà!
Quindi attenzione agli argomenti. Voi avete il coraggio di motivare la vostra improvvisa decisione con la situazione del Paese. La venite a dire a noi la situazione del Paese? Che non c’è lavoro, che saltano le imprese, che non girano i soldi? Lo venite a dire a noi? Lo sappiamo bene! Ma non penserete mica che si possa credere in giro per l’Italia che la medicina possa venire da Berlusconi, Tremonti, Calderoli e così via, quelli che ci hanno portato fin qua (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)!
O pensate anche di logorare la situazione, caricando su noi tutto quello che capita? Venite via da questi tatticismi, se mai li avete in mente. Oggi è successo qualcosa di più profondo: non è una buona giornata per l’Italia, perché qui muore la speranza che il centrodestra italiano possa dare un suo contributo di cambiamento, di innovazione, di cui il Paese ha bisogno da tutti i lati(Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
È questa la notizia importante di oggi: è una speranza che muore, è una possibilità che muore. E davanti a questa speranza che muore, noi ci prendiamo l’impegno, noi come partito, per quel che riguarda noi ed il nostro fronte, a continuare a costruire sul nostro versante una politica nuova, una politica che rivendichi il suo ruolo ma conosca il suo limite, una politica non personalistica e non demagogica, una politica aperta e trasparente, che attiva la partecipazione, che accetta la contendibilità dei ruoli che ci sono in politica e che fa da supporto ad espressioni del libero civismo, una politica al servizio dell’espressione di un civismo, di una riscossa civica di questo Paese.
Noi siamo fuori da ogni logica di formazioni politiche personali, che hanno portato guai per l’Italia. Noi ribadiamoPag. 57che invece il nostro messaggio sarà quello di uno sforzo collettivo, dove chi ha di più dovrà dare di più, non siamo quelli dell’uomo solo al comando, non ci crediamo.
Voi oggi, per così dire, scuotete l’albero di questa transizione.
PIER LUIGI BERSANI. Sto per concludere Signor Presidente. Ne impedite uno svolgimento ordinato, prendete a pretesto problemi del Paese che voi stessi avete ingigantito, vi predisponete ad una campagna, di cui si vedono già le note, quelle del populismo. Gli italiani decideranno. Se voi proporrete favole, noi non le proporremo. Non proporremo favole (Commenti dei deputati dei gruppo Popolo della Libertà)! Se voi proporrete l’uomo del miracolo, noi parleremo di uno sforzo comune, dove chi ha di più deve dare di più (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Nel solco classico di quelli che hanno già visto – ve lo dico da subito – lasceremo a voi tutti gli effetti speciali e le campagne di comunicazione, i cieli azzurri ed i soli in tasca: tutto a voi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! Noi andremo sobri, dicendo due parole: moralità e lavoro. Non ce le ha spiegate nessun comunicatore, le abbiamo sentite in un viaggio che abbiamo fatto con milioni di persone (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Quindi, se per voi è ancora il tempo dell’uomo solo al comando, per noi è il tempo nuovo della verità, della partecipazione, della riscossa civica, del cambiamento.
PRESIDENTE. Deve concludere, onorevole Bersani.
PIER LUIGI BERSANI. E abbiamo l’ambizione – ve la dico – di metterci alla testa di questo cambiamento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico e di deputati dei gruppi Unione di Centro per il Terzo Polo e Italia dei Valori – Prolungati applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Congratulazioni).
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