Proprio alla vigilia dello sciopero generale di oggi e domani e della probabile nuova firma separata sul rinnovo che potrebbe arrivare oggi, la Fiom deposita un ricorso contro Federmeccanica, Fim-Cisl e Uilm-Uil per l’esclusione dalla trattativa per il contratto dei metalmeccanici. Ieri mattina gli avvocati della Fiom hanno presentato al Tribunale di Roma (lo stesso che le ha dato ragione sulla discriminazione subita a Pomigliano) un ricorso basato sull’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 e «l’ulteriore patto aggiunto del 21 settembre 2011 con il quale le stesse parti si impegnavano ad attenersi all’accordo a tutti i livelli». Secondo la Fiom per i contraenti (Confindustria, Cgil, Cisl e Uil e quindi le loro federazioni metalmeccaniche) quell’accordo ha valore di legge e il non rispetto deve essere sanzionato dal giudice che deve riportare la Fiom-Cgil a quel tavolo. In più Federmeccanica negando il tavolo della trattativa alla Fiom ha tenuto un comportamento antisindacale violando il codice civile. Nel ricorso si legge: «Le intese sindacali sopra indicate prevedono che, qualora si intendano aprire negoziazioni finalizzate alla stipula di un contratto collettivo nazionale, il sindacato di categoria (nel caso di specie la Fiom-Cgil, come tutti i sindacati che abbiano una rappresentanza non inferiore al 5% nel settore) debba necessariamente essere coinvolta nel procedimento contrattuale, al fine di realizzare l’obiettivo comune di garantire trattamenti unitari per tutti i lavoratori». L’accordo in più «impone di presentare una piattaforma unitaria». Nelle 40 pagine di ricorso viene ripercorsa la storia dell’ultimo anno. Le ripetute richieste di incontro della Fiom ai coinquilini di Corso Trieste nella palazzina dell’ex Flm (Fim e Uilm) e a Federmeccanica con le risposte (negative) ricevute. Si tratta di «un ricorso con tempi rapidi di fissazione d’udienza» e la prima udienza potrebbe tenersi il 20 gennaio. Il ricorso già dà per scontato che nel frattempo il nuovo contratto separato sia stato sottoscritto. Per questo ne chiede l’eventuale «nullità/inefficacia» e chiede alle controparti Federmeccanica, Fim e Uilm (definite «resistenti») «il pagamento a favore della Fiom Cgil» del «risarcimento dei danni di immagine» «pari a 2 euro per ognuno degli 358mila iscritti» e «dí 1.000 euro per ogni giorno di ritardo» dal momento dell’accoglimento del ricorso. Federmeccanica ha sempre sostenuto che la Fiom non sia stata invitata alla trattativa perché non ha mai riconosciuto il contratto separato del 2009 e lo scorso anno aveva presentato una piattaforma per rinnovare il contratto del 2008. Ulteriore ironia della sorte, all’inizio la Fiom si è schierata apertamente contro l’accordo del 28 giugno. Scontato che la notizia produrrà reazioni molto forti. La firma sul nuovo contratto da parte di Federmeccanica, Fim, Uilm e Ugl arriverà oggi, grazie alla convocazione di «una trattativa ad oltranza», come annuncia la Fim Cisl parlando di «intesa che rappresenterebbe un forte segnale di speranza per il Paese». Nelle settimane scorse la Fiom ha anticipato alla Cgil la decisione. A Corso Italia si sono confrontate le consulte giuridiche. Dopo l’iniziale perplessità, la Cgil ha appoggiato la decisione della Fiom. I giuristi della Fiom hanno spiegato come il ricorso non sia contro gli altri sindacati, ma per il rispetto dell’accordo del 28 giugno.
L’Unità 05.12.12
Pubblicato il 5 Dicembre 2012