Un piccolo passo per la concorrenza, un grande passo per il paese. Erano molti anni che non ricordavamo una decisione di Agcom che scontentasse i duopolisti Rai e Mediaset, soprattutto Mediaset. E invece questa volta il Garante delle comunicazioni ci ha stupito e, con il voto decisivo del presidente, il bocconiano e montiano Marcello Cardani, ha di fatto escluso dalla prossima asta per le frequenze il Biscione, che come la Rai possiede già cinque potenziali multiplex.
Il fatto che si sia trattato di una decisione sofferta (i due consiglieri in quota Pdl si sono astenuti), arrivata grazie all’intervento fondamentale dell’Unione europea, la dice lunga sulla resistenza del conflitto d’interessi nel nostro paese, che in tutti questi anni ha di fatto paralizzato l’Agcom gestione Calabrò, tra veti incrociati, rinvii, decisioni pilatesche, ambiguità.
È presto per dire se per Mediaset la lunga stagione della rendita politica si sia chiusa per sempre. Ma un anno fa, alla nascita del governo dei tecnici, l’asta delle frequenze non era nemmeno prevista e il beauty contest prevedeva venissero regalate a Rai e Mediaset. Qualcosa è cambiato.
da Europa Quotidiano 16.11.12
Pubblicato il 16 Novembre 2012