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Ci costa 60 miliardi l'anno. Basta corruzione: approviamo subito la legge

Dieci miliardi di Pil in meno all’anno, meno 6% di produttività. Questo significa che ogni anno la corruzione sottrae alle tasche di ogni italiano 170 euro annui di reddito non prodotto, secondo una proiezione sulla stime della Banca Mondiale. Anche se la corruzione è un fenomeno sfuggente, ci sono molte stime e dati di fatto che rendono conto di un fenomeno che crea danni pesantissimi. Libera, Avviso Pubblico e Legambiente hanno raccolto nel dossier ‘Corruzione, le cifre della tassa occulta che impoverisce e inquina il Paese’ numeri inquietanti.

Sono diverse le variabili economiche su cui si può calcolare l’incidenza del fenomeno. La Corte dei Conti stima l’onere sui bilanci pubblici: 50-60 miliardi l’anno, come dire mille euro a testa per ogni italiano. Tra il 2007 e il 2010 il costo sostenuto per 33 grandi opere è passato da 574 a 834 milioni di euro, con un ricarico del 45% sul prezzo di aggiudicazione.

Ci sono poi le inchieste delle Procure: dal primo gennaio 2010 al oggi sono state 78 quelle relative alla ‘corruzione ambientale’ che avvelena il Paese; 1.109 gli arresti con al primo posto la Calabria (224 persone arrestate). Nonostante questo il numero delle condanne e’ pero’ in forte calo: si è passati da oltre 1.700 nel 1996 a 295 nel 2008.

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“La corruzione costa all’Italia dieci miliardi di euro di Pil all’anno, secondo i dati presentati oggi da Libera, Legambiente e Avviso Pubblico. È un’emergenza economica e sociale. Non si può più temporeggiare, la legge contro la corruzione deve essere approvata subito. Ce lo chiede l’Europa e se lo aspettano gli italiani. Il testo uscito dalla Camera è una mediazione accettabile. Non è il momento di proposte di modifiche che allungherebbero solo i tempi di approvazione. Per questo motivo chiediamo al governo di porre la fiducia sul ddl anticorruzione e ciascun partito si assumerà le proprie responsabilità davanti all’Italia e all’Europa”. Così Andrea Orlando, responsabile Giustizia del PD.

“I dati sui costi della corruzione presentati oggi da Libera, Legambiente e Avviso Pubblico rappresentano un ulteriore forte spinta ad approvare quanto prima, e comunque entro la legislatura, il ddl anticorruzione. E’ necessario che il governo ponga la fiducia, dato che questo provvedimento e’ piu’ importante per la crescita del Paese della modifica dell’art. 18”, lo ha dichiarato Ermete Realacci, responsabile Green economy del Pd.

da www.partitodemocratico.it

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