Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e d’Istruzione della Camera dei Deputati – Il pensionamento immediato per chi ne ha conseguito i diritti è una delle soluzioni per riallineare la scuola italiana con quella degli altri Paesi dell’area Ocse.
“Purtroppo dobbiamo registrare uno scivolamento verso il basso della scuola italiana, e non solo per la spesa pubblica che, se non si considerasse la spesa degli Enti Locali, rappresenterebbe un dato palesemente negativo e destinato a peggiorare. Il rapporto – spiega Ghizzoni – rileva un innalzamento dell’età degli insegnanti della scuola secondaria che porta l’Italia a detenere il record di nazione con i professori più anziani.
Un segnale preoccupante del divario anagrafico tra docente e discente che può avere conseguenze anche sulla mancata capacità di innovazione dei metodi della didattica.
Nella realtà della scuola, però, gli insegnanti giovani ci sono, ma sono precari. È dunque necessario che chi ha responsabilità di governo permetta il pensionamento di tutti quegli insegnanti che hanno maturato i diritti di legge nel corso dell’anno scolastico, e che sono stati penalizzati a causa della Riforma Fornero che non ha tenuto conto della specificità della scuola, e, contemporaneamente, intraprenda una strategia di più ampio respiro per potenziare gli organici e garantire una programmazione certa delle immissioni in ruolo”
da Orizzontescuola.it
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