Tesoro e Funzione pubblica hanno detto sì a Profumo, attesa già per oggi la firma al decreto. Le maggiori disponibilità al Nord e alle elementari e medie. Incassato il via libera di Tesoro e Funzione pubblica, la firma al decreto di autorizzazione alle immissioni in ruolo potrebbe arrivare già oggi, quando al ministero dell’istruzione è previsto un incontro tra i vertici dell’amministrazione e i sindacati. Oggetto: le vacanze in organico di diritto per il prossimo anno scolastico, provincia per provincia e per le diverse tipologie di posto.
Secondo le indiscrezioni che ha raccolto ItaliaOggi, il via libera dovrebbe riguardare 21.112 docenti e 1.113 dirigenti. A bocca asciutta ausiliari, tecnici e amministrativi che pagato pegno per la riconversione professionale degli insegnanti inidonei per motivi di salute. Sono circa 3500 i prof inidonei che dovranno transitare necessariamente tra gli assistenti, secondo quanto prevede il decreto di Spending review. Il dicastero del tesoro li ha classificati come nuove assunzioni, per cui vanno scomputati dalle disponibilità totali. E per evitare di assumere su più posti di quelli effettivamente liberi, il ministero guidato da Vittorio Grilli ha preso tempo: dopo il via libera definitivo alla legge di Spending, una volta definita l’operazione di trasferimento si rifaranno i conteggi e solo allora ci sarà l’autorizzazione per assumere dalle gradutorie degli Ata. Ma già adesso è possibile prevedere che gli inidonei copriranno tutti i posti di assistenti e amministrativi (anzi, potrebbe esserci un problema di esuberi su questa tipologia), avanzerebbero insomma solo 2 mila posti per i bidelli. Comunque, dell’operazione si riparlerà in autunno. Il ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, ha preferito intanto mettere al sicuro le assunzioni a tempo indeterminato di docenti e dirigenti. Non è cosa da poco, in tempi di revisione (e riduzione) della spesa pubblica. A garantire la neutralità delle immissioni, la misura concordata dal precedente governo e dai sindacati (Cisl, Uil, Snals e Gilda) di azzerare il primo scatto di carriera. Una misura che, hanno rilevato le sigle sindacali, nei fatti produce effetti negativi sulle buste paga per poco, visto che i docenti precari in posizione utile per l’assunzione hanno molti anni di precariato alle spalle. Situazione che consentirebbe il passaggio al secondo scatto di anzianità in tempi ragionevoli. I tecnici di viale Trastevere hanno verificato una disponibilità di circa 30 mila posti vacanti nell’organico di diritto degli insegnanti, dai quali vanno defalcati gli 8 mila docenti in esubero, di cui 7.800 nella sola scuola secondaria superiore. A definire il contingente ha contributo anche la previsione del piano triennale di assunzioni definito nell’ultima manovra del governo Berlusconi: 67 mila immissioni lo scorso anno, non più di 22 mila per questo e il prossimo. A patto, ovviamente, di aver centrato tutti gli obiettivi di risparmio del decreto legge 112/2008 e sempre che ci siano disponibilità dopo i pensionamenti. Requisiti questi che l’Istruzione ha mostrato di avere, al punto da convincere Funzione pubblica e Tesoro, che invece per tutto il resto del pubblico impiego hanno stretto la cinghia. Sempre secondo le indiscrezioni, le maggiori disponibilità ci sarebbero al Nord, dove le piante organiche sono tradizionalmente più in sofferenza. Per quanto riguarda il grado di scuola, invece, risultano avvantaggiati i prof di elementari, con oltre 6.100 posti vacanti, e medie, con più di 13 mila cattedre scoperte.
Le immissioni in ruolo saranno fatte attingendo alle graduatorie ad oggi disponibili, vistoc he non c’è stato nessun nuovo concorso. Le procedure saranno avviate presumibilmente dopo la pausa di ferragosto, per concludersi entro il primo settembre. E per evitare ritardi e intralci nel rintracciare i papabili, il ministero si è portato avanti con il lavoro, consigliando ai precari di dotarsi nel frattempo di pec. Per poter avere la chiamata via mail.
da ItaliaOggi 07.08.12