Hiroshima ha ricordato la tragedia della bomba atomica sganciata dagli Usa il 6 agosto del 1945, rinnovando, l’appello a eliminare le armi nucleari. Napolitano: «Sia monito per i giovani».
Decine di migliaia di persone hanno partecipato alla cerimonia di commemorazione del 67esimo anniversario della bomba atomica sganciata su Hiroshima, svoltasi nel Memoriale della Pace della città giapponese. Alle 8.15 ora locale una campana ha dato il via al minuto di silenzio in memoria delle 140mila vittime del primo bombardamento nucleare della storia, al quale seguì il 9 agosto quello di Nagasaki, sei giorni prima della capitolazione giapponese nella Seconda Guerra Mondiale.
Numerose altre manifestazioni si sono svolte in tutto il Paese: 700 persone hanno partecipato ad una cerimonia nella quale si sono riuniti dei sopravvissuti di Hiroshima e dei residenti nei dintorni della centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma e dal successivo tsunami del marzo del 2011.
«Ci impegniamo a trasmettere al mondo le esperienze e i desideri dei nostri “hibakusha” (letteralmente “persone colpite dall’esplosione”) e fare tutto quanto in nostro potere per ottenere la vera pace in un mondo senza più armi nucleari», ha detto durante la cerimonia Kazumi Matsui, il sindaco di Hiroshima, leggendo la “dichiarazione di pace”.
Rinnovando ai leader dei Paesi dotati di ordigni nucleari a visitare Hiroshima, Matsui ha esortato il governo giapponese a «mostrare una leadership più audace» sul fronte della non proliferazione e dell’abbandono dell’atomica per fini militari. Quanto al nucleare a uso civile, motivo di crescente malumore e preoccupazione in Giappone dopo l’emergenza di Fukushima, il primo cittadino ha invitato l’esecutivo di Tokyo «a istituire senza indugio una politica energetica capace di tutelare la sicurezza delle persone», senza però esprimere commenti espliciti sulll’energia atomica nel Paese. Dal canto suo, il premier Yoshihiko Noda, promettendo «più sforzi sulla decontaminazione delle aree di Fukushima perchè la gente possa tornare alla vità normale», ha assicurato il suo impegno per l’obiettivo di «un mondo libero da armi nucleari, tenendo vivi i ricordi di chi ha subito gli effetti della bomba atomica, oltre ogni frontiera e generazione».
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, i rappresentanti di 71 Paesi, tra cui quelli di potenze nucleari: l’ambasciatore americano John Roos, il primo a prendervi parte ufficialmente già un paio di anni fa in rappresentanza degli Usa, e quelli di Francia e Gran Bretagna, che hanno fatto il loro esordio al Peace Memorial Park, dopo ben 67 anni. Tra gli altri partecipanti, Clifton Truman Daniel, nipote del presidente statunitense Harry Truman, che il 6 agosto del 1945 autorizzò il bombardamento atomico di Hiroshima e, tre giorni dopo, di Nagasaki. Il numero dei sopravvissuti al doppio olocausto s’assottiglia col passare del tempo: a marzo erano pari a 210.830 unità, quasi 9.000 in meno rispetto ai 12 mesi precedenti, con l’età media salita a 78 anni.
CELEBRAZIONI IN ITALIA
il Comitato “Terra e Pace” ha organizzato a piazza del Pantheon a Roma, una manifestazione per non dimenticare quel tragico evento: «Nella difficile situazione che vive il mondo tra le rivolte per la democrazia nei paesi oppressi, la competizione per il possesso delle risorse energetiche,i disastri dei mutamenti climatici, i grandi fenomeni migratori e la minaccia nucleare da parte di nuovi paesi, il Comitato “Terra e pace” – ha dichiarato Athos De Luca – ricorda l’anniversario di Hiroshima, perché nessuno e soprattutto tra i giovani dimentichi le tragiche conseguenze per l’umanità quando il dialogo e la politica falliscono e prevale la via dellearmi,dell´intolleranza e del razzismo». Il presidente De Luca, ha proposto che Roma Capitale, nel 2013, organizzi una conferenza internazionale per il disarmo nucleare e la convivenza pacifica tra i popoli e che sia intitolata una strada a Hiroshima e Nagasaki in segno di amicizia con il popolo giapponese. Alla manifestazione è intervenuto il Ministro del Giappone Takashi Hoshiyama. Erano presenti i gonfaloni di RomaCapitale,della Provincia e della Regione. La Madrina della Manifestazione, Carla Fracci ha letto la poesia di un anonimo giapponese su Hiroshima.