Il ministro Gelmini nega sé stessa e i suoi provvedimenti durante l’audizione al Senato
Durante l’audizione in Commissione Istruzione del Senato, il ministro Gelmini ha fatto una serie di affermazioni incredibili, rappresentando una situazione non corrispondente alla realtà. Infatti, a parere del Ministro, gli organici non sarebbero stati tagliati ma addirittura incrementati, l’aumento delle iscrizioni al tempo pieno sarebbe stato determinato dalle informazioni distorte e ideologiche date alle famiglie. Inoltre il Ministro ha tentato di confondere le acque, mescolando il numero dei tagli agli organici con il numero dei precari che rimarrà senza lavoro da settembre e il numero dei pensionamenti, facendo un’operazione francamente mistificatoria della realtà.
Dispiace che un Ministro sia costretto a questi mezzucci, dispiace ancora di più perché tutto ciò si è svolto in consesso istituzionale che merita il dovuto rispetto.
La realtà è molto diversa come il Ministro sa bene: 42.102 posti in meno dal 1° settembre 2009, di cui circa 32.000 subito nell’organico di diritto e oltre 10.000 nel successivo organico di fatto per il personale docente e i 15.000 posti in meno per il personale ATA. La somma fa il totale, come diceva Totò e questi numeri non sono voli di fantasia di quei “cattivoni” dei sindacati ma al contrario stanno scritti nero su bianco nei provvedimenti firmati dallo stesso Ministro Gelmini.
Il Ministro, invece di esercitarsi su come nascondere la realtà, inizi a dare risposte concrete:
• riapra il confronto nazionale sugli tagli agli organici, alla luce dell’impossibilità di soddisfare le richieste delle famiglie e delle gravissime conseguenze che si produrranno sulla qualità dell’offerta formativa delle scuole di tutto il territorio nazionale e in modo particolarmente drammatico al Sud;
• individui delle soluzioni positive per il personale precario: abbiamo ripetutamente richiesto un incontro da mesi, ad oggi abbiamo sentito solo chiacchiere.
Roma, 22 aprile 2009