“Vicinanza e cordoglio per le vittime e gli sfollati che in queste ore sono accuditi dalle forze dell’ordine, dalla protezione civile e dai tanti volontari che sono accorsi sul luogo del disastro” viene espressa dalla Risoluzione presentata oggi nell’aula dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna – primo firmatario il Presidente del Gruppo PD Marco Monari – sottoscritta da tutti i Presidenti di Gruppo di maggioranza e opposizione: Liana Barbati (IDV), Andrea De Franceschi (M5S), Mauro Manfredini (Lega nord), Silvia Noè (UDC), Gian Guido Naldi (SEL-Verdi), Matteo Riva (Gruppo Misto), Roberto Sconciaforni (FdS) e Luigi Villani (PDL).
I consiglieri hanno unanimemente espresso «apprezzamento per la pronta reazione dei volontari, della Protezione civile dell’Emilia-Romagna e delle istituzioni, intervenuti» riepilogando il succedersi dei fatti: «Un terremoto con purtroppo ipocentro superficiale di magnitudo 5.9, alle 4.04 di domenica mattina, ha svegliato bruscamente migliaia di persone nei territori di pianura delle provincie di Modena, Bologna, Ferrara e Reggio Emilia».
«Le scosse di assestamento sono state più di un centinaio e si sono assestate sui 3, 4 gradi Richter di magnitudo – ricorda il testo della Risoluzione – Sette persone hanno perso la vita, alcuni operai sono deceduti sul luogo di lavoro schiacciati dalle macerie, mentre una signora di 103 anni ed una donna tedesca sono morte per un malore. Sono incalcolabili i danni all’economia, alle chiese, al patrimonio artistico e alle scuole, che sono sotto osservazione e lunedì sono state chiuse per le verifiche dei tecnici».
La Risoluzione impegna la giunta «a proseguire l’impegno affinché i cittadini coinvolti possano rientrare presto nelle proprie abitazioni, a censire con puntualità i danni per programmare gli interventi per la ricostruzione e a verificare se tutte le prescrizioni antisismiche sono state rispettate nella costruzione delle abitazioni, degli impianti e degli stabilimenti colpiti».
Viene richiesto anche di «censire tutte le realtà produttive per supportare l’immediato riavvio delle aziende che non hanno subito danni ed individuare quelle che non sono nelle condizioni di ripartire immediatamente, anche attivando gli ammortizzatori in deroga e la cassa integrazione straordinaria, così da non creare per i lavoratori colpiti un’emergenza nell’emergenza».
L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna chiede inoltre di «sensibilizzare il Governo affinché, oltre alla dichiarazione dello stato d’emergenza per le zone terremotate, vengano previsti i seguenti interventi: a) sospensione dell’IMU e di tutti i pagamenti fiscali e contributivi per i cittadini e le imprese; b) la possibilità per i Comuni e le Province interessati di derogare il patto di stabilità; c) la possibilità per il sistema bancario regionale di erogare aiuti immediati; d) promuovere ammortizzatori in deroga per aiutare i lavoratori; e) individuare le coperture finanziarie necessarie senza ricorrere all’accisa regionale di 5 centesimi sui carburanti, la cosiddetta “Tassa delle disgrazie”, ma ricorrendo, in un’ottica di solidarietà nazionale, solo all’accisa governativa di 5 centesimi e, soprattutto, attraverso il ricorso a risorse statali da recuperare dai vari capitoli di spesa e da opportuni tagli mirati».
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Terremoto, l’Assemblea stanzia 2 milioni di euro ricavati da tagli e risparmi
La decisione dell’Ufficio di Presidenza in merito all’avanzo di bilancio. “Impegno doveroso per chi soffre”. L’ Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale ha deciso nella seduta di oggi di destinare 2 milioni di euro all’emergenza terremoto e alle popolazioni colpite dal sisma del 20 maggio, fondi derivati dall’attività di riduzione dei costi di funzionamento, dai tagli alle indennità dei consiglieri, dalla riorganizzazione e razionalizzazione della spesa. La decisione è stata presa di concerto con il presidente della Giunta, Vasco Errani .
Impegnato in questi giorni sulla destinazione dell’avanzo di bilancio dell’Assemblea, l’Ufficio di Presidenza ha stabilito all’unanimità lo stanziamento a favore degli interventi necessari dopo il terremoto di domenica scorsa che ha devastato molti comuni emiliani, con danni ingentissimi al patrimonio storico-culturale e alle imprese e con migliaia di sfollati in attesa di rientrare nelle loro abitazioni.
“Due milioni di euro rappresentano, ritengo, uno sforzo doveroso e significativo”, afferma il presidente dell’Assemblea legislativa, Matteo Richetti . “Poterlo fare – prosegue – rappresenta un merito che è di tutta l’Assemblea, dell’Ufficio di Presidenza, dei gruppi e dei consiglieri per la riduzione della spesa e i tagli ai costi che abbiamo portato avanti dall’inizio della legislatura. E oggi siamo in grado di contribuire ad alleviare la sofferenza di chi è stato colpito dal terremoto con uno stanziamento immediato.
Così come deciso con il presidente Errani e la Conferenza dei Capigruppo, la Regione ha già attivato una raccolta fondi attraverso un apposito conto corrente che si trova sul sito della Giunta ( www.emilia-romagna.gov.it ) e su quello dell’Assemblea ( www.assemblea.emr.it ); oggi l’Ufficio di Presidenza ha deciso di dare un altro segnale di vicinanza a persone e territori che in questo momento hanno bisogno dell’impegno di tutti”.
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Terremoto, la situazione nelle zone colpite
In sintesi
Con un minuto di silenzio per ricordare le sette vittime del sisma, è iniziata la seduta dell’Assemblea legislativa che ha fatto il punto sui danni e gli interventi nei territori colpiti.
“Subito provvedimenti per cittadini e imprese, stanziamenti straordinari e verifiche in edifici e scuole: siamo profondamente colpiti ma non in ginocchio, la macchina dell’emergenza funziona e la popolazione reagisce con grandissima dignità”, ha detto il presidente Vasco Errani.
La Regione ha attivato una raccolta fondi tra privati ed enti pubblici. Le opzioni per i cittadini sono: versamento su conto corrente postale, bonifico bancario o versamento diretto, con causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna .
Venerdì 25 maggio si riunirà in Regione un Tavolo con le forze imprenditoriali e sociali.
22.05.2012
La Regione Emilia-Romagna ha attivato una raccolta fondi rivolta a quanti – privati ed Enti pubblici – desiderano versare un contributo per far fronte ai costi del terremoto che ha colpito le province di Modena, Ferrara e Bologna.
Per i privati le possibilità sono le seguenti:
– versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna – Presidente della Giunta Regionale – Viale Aldo Moro, 52 – 40127 Bologna;
– bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza – Bologna, intestato a Regione Emilia-Romagna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT – 42 – I – 02008 – 02450 – 000003010203;
– versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182.
Per quanto riguarda invece gli Enti pubblici , è previsto l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d’Italia – Sezione Tesoreria di Bologna.
In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna .
Un minuto di silenzio per ricordare le sette vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna domenica 20 maggio . Lo ha osservato l’Assemblea legislativa regionale, in apertura della seduta che ha fatto il punto sui danni del sisma e gli interventi nei territori colpiti partendo dalla comunicazione della Giunta.
“La priorità che ci ha guidato nell’affrontare l’emergenza – ha sottolineato l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo – è stata l’ assistenza alla popolazione colpita duramente dal sisma per non lasciare nessuno solo. Un’azione perseguita in modo efficace fin dalle prime ore grazie ai sindaci, ai volontari e al coordinamento della Protezione civile territoriale, regionale e nazionale”.
“Altro obiettivo preminente – ha sottolineato ancora Gazzolo – è stato quello delle verifiche sull’agibilità degli edifici: 35 squadre dei Vigili del Fuoco hanno già compiuto verifiche su 2.159 immobili , certificando l’agibilità nel 98% dei casi. Le strutture che versano in condizione di maggiore criticità saranno sottoposte ad un ulteriore sopralluogo da parte di squadre specialistiche”.
“Riteniamo necessario – ha concluso l’assessore – che l’attenzione della Regione non venga mai a calare e che ci sia un filo di continuità dall’emergenza fino alla ricostruzione . Su questo ci stiamo impegnando e stiamo impegnando il Governo”.
“Subito provvedimenti per cittadini e imprese, stanziamenti straordinari e verifiche già in atto in edifici e scuole”, ha detto in Aula il presidente della Regione, Vasco Errani. “Siamo profondamente colpiti ma non in ginocchio , anzi la macchina dell’emergenza ha funzionato da subito con efficienza e la popolazione sta reagendo con grandissima dignità , manifestando la voglia di riprendere subito le proprie attività, la vita di tutti i giorni”.
“ Questa è un’emergenza nazionale ” ha riaffermato Errani, ricordando che “occorre un provvedimento in tempi rapidi di sospensione di tutti i pagamenti per le case e le imprese lesionate”.
” La Regione , facendo uno sforzo straordinario anche in relazione all’ assestamento di bilancio – ha concluso il presidente – metterà delle risorse. Chiediamo che il Governo faccia altrettanto, mentre stiamo pensando ad un fondo per cui è stata trovata già una risposta positiva dal sistema bancario . Venerdì pomeriggio avremo un tavolo con le forze imprenditoriali e sociali e proveremo a costituire un provvedimento straordinario che vada in questa direzione”.
L’ Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale ha anche deciso di destinare 2 milioni di euro all’emergenza terremoto; fondi derivati dalla riduzione dei costi di funzionamento, dalla riorganizzazione della spesa e dai tagli alle indennità dei consiglieri.
Dopo l’intervento in Aula il presidente Errani e l’assessore Gazzolo si sono recati in alcuni luoghi colpiti dal terremoto nel Bolognese e nel Ferrarese e hanno incontrato i rappresentanti delle istituzioni.
Lo stato di emergenza
Martedì 21 maggio il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per i territori coinvolti, assicurando che l’intero fabbisogno finanziario per far fronte alle spese dell’emergenza verrà coperto utilizzando le risorse del Fondo nazionale per la Protezione civile, incrementato di 50 milioni. Il presidente del Consiglio Mario Monti ha anche annunciato il proposito di rinviare il pagamento dell’Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali inagibili.
Le prime risorse stanziate serviranno a coprire tutte le spese per i soccorsi, l’assistenza e la messa in sicurezza provvisoria dei siti pericolanti. Il tutto senza ricorrere ad un incremento delle accise sulla benzina e, quindi, della pressione fiscale complessiva.
La proposte della Regione al Governo
La Regione Emilia-Romagna , per rispondere alle priorità individuate, ha proposto fin da subito al Governo:
• sospensione dell’Imu e degli oneri fiscali e contributivi;
• sostegno al credito per far ripartire l’economia;
• riconoscimento degli ammortizzatori sociali ordinari o in deroga a sostegno dei lavoratori delle imprese;
• flessibilità sul patto di stabilità con gli enti locali;
• reperimento delle risorse finanziare e tempi certi per la ricostruzione.
Oltre cinquemila persone accolte nelle strutture
A fronte degli oltre 7000 posti disponibili, 5.292 sono complessivamente gli sfollati che al momento trovano accoglienza: 3.515 nei 10 campi di accoglienza e nelle altre strutture del modenese; 1.635 nel ferrarese; 116 nel bolognese; 26 nelle strutture di Reggio Emilia.
L’assistenza viene garantita grazie a 250 posti letto in tende attrezzate e dotate di cucine e servizi igienici, l’utilizzo di palestre , scuole , centri di aggregazione e alberghi .
L’Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato il Centro operativo regionale e sta coordinando gli interventi in raccordo con Vigili del Fuoco, Prefetture, Comuni, Province, volontariato di protezione civile, Forze di Polizia e gestori dei servizi pubblici.
Per il soccorso alla cittadinanza si sono utilizzate le risorse della Colonna mobile regionale – 4 moduli assistenziali dell’Emilia Romagna erano presenti nelle zone colpite dal sisma già nella giornata di domenica – a cui si sono aggiunti i moduli forniti dalle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Marche, Toscana, Umbria, Anpas (Associazione nazionale pubblica assistenza) e Ana (Associazione nazionale alpini) nazionali, con il coordinamento del Dipartimento nazionale.
Al momento sono coinvolti in operazioni di assistenza 509 volontari di protezione civile: 331 dell’Emilia-Romagna e oltre a circa 178 delle altre Regioni (altri 343 sono già reperibili).
Per garantire la sicurezza dei cittadini e l’assistenza sanitaria, il sistema di Protezione civile ha segnalato al Ministero dell’interno, che l’ha accolta, la necessità di incrementare la presenza delle Forze dell’ordine sul territorio, mentre dal punto di vista sanitario , da lunedì 21 tutti i servizi sono stati riattivati o assicurati attraverso il potenziamento di strutture o ambulatori vicini.
grazie ai Consiglieri regionali Vecchi, Costi e Bonaccini