Lavori a rilento sul ddl anticorruzione 1 pensato dal ministro della Giustizia Paola Severino. In un’ora, questa mattina, le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera hanno votato un solo emendamento a causa della raffica di interventi da parte del Pdl che questo provvedimento vede come il fumo negli occhi. Puntando a far arrivare in Aula il testo arrivato dal Senato nella formulazione dell’ex ministro del governo Berlusconi Angelino Alfano. “E’ in atto un ostruzionismo sciocco e becero”, ha commentato Antonio Di Pietro. Pier Luigi Mantini (udc) parla di “ostruzionismo strisciante e velato”. Donatella Ferranti (pd) attacca “un ostruzionismo vergognoso il cui unico scopo non può che essere di portare in aula il vecchio ddl Alfano”. Il Pdl, invece, si difende e parla di “assalto giustizialista”.
L’unica cosa concreta della seduta odierna è stato alla fine il voto che ha bocciato il subemendamento 500.111 del pidiellino Francesco Paolo Sisto, che interveniva per ridurre la pena minima per il reato di peculato: 23 favorevoli, 32 contrari, astenuta la Lega.
“Oggi abbiamo avuto una seduta che è durata un’ora e mezza con il risultato di aver votato un solo emendamento, se fate il conto di quanti altri emendamenti abbiamo da votare capirete le mie preoccupazioni” dice la presidente della commissione Giulia Bongiorno (fli) – Il mio auspicio è
che si riesca a chiudere senza dilatazioni dei tempi e ritengo importante la seduta di giovedì quando tornerà anche il ministro Severino. La mia preoccupazione dopo la seduta di oggi c’è ancora tutta e anzi è ancora maggiore”.
Il testo del ddl è confermato per l’aula il 28 maggio senza la formula “ove concluso l’esame”, e questo vuol dire che potrebbe andarci senza mandato ai relatori e senza aver completato le votazioni, quindi nella versione arrivata dal Senato.
da repubblica.it