«L’obiettivo dell’economia è quello di servire le persone, non il contrario». Lo dice l’economista Joseph Stiglitz alla presenza del premier Mario Monti, in un confronto pubblico con il premier. «L’austerità peggiora la situazione, ma esiste un’alternativa», dice Stiglitz. «Le misure sul lato dell’offerta, come le riforme strutturali, possono aggravare le condizioni della domanda aggregata», aggiunge.
E spiega: «Dopo la riforma del lavoro negli Stati Uniti la condizione del lavoro giovanile è peggiorata. Un mercato del lavoro flessibile- dice rivolto alla platea italiana- non risolve i vostri problemi. Le imprese non aumenteranno i posti di lavoro, a meno che non vi sia una domanda per i loro prodotti».
Del resto, lo stesso premier dice: «L’Europa sul piano della crescita non sta facendo molto bene». Ma una critica dura la rivolge anche al Pdl: «E’ importante convincerci che l’insufficiente crescita dell’Italia prima di tutto è esistita, quando è stata negata fino a poco tempo fa: ora l’abbiamo visto in faccia a nostre spese questo mostro della mancata crescita. Nel ’94 nacque un nuovo movimento politico, visto come portatore di molte istanze e fremiti, anche da parte mia», ha aggiunto riferendosi a Forza Italia: «Ma non fu portatore di un’ordinata cultura da schiacciasassi verso la programmazione delle liberalizzazioni e la rimozione dei vincoli corporativi».
Massimo D’Alema chiosa: «Dovremo inviare il suo discorso a Berlino». Quindi passando il ‘testimone’ al premier, D’Alema dice: «Professor Monti, quella di Stiglitz è un’agenda piuttosto impegnativa. Ascoltandolo io mi sono molto rincuorato, perchè ho pensato che la sinistra esiste ancora».
da www.unita.it