Il sottosegretario agli esteri ha risposto all’interrogazione dei parlamentari modenesi Pd. Il ministro Terzi ha già scritto al collega tedesco per avviare la trattativa sul risarcimento ai famigliari delle vittime delle stragi naziste. Lo ha annunciato il sottosegretario agli esteri Dassù rispondendo a una interrogazione presentata, contemporaneamente alla Camera e al Senato, dai parlamentari modenesi, primo firmatario l’onorevole Ivano Miglioli. Ma niente illusioni, avverte la Dassù, la Germania non sembra intenzionata ad accettare formule di indennizzo ad personam, più probabili forme di riparazione rivolte verso le comunità.
Già all’indomani della sentenza della Corte internazionale di giustizia dell’Aja, il ministro degli Affari esteri Giulio Terzi aveva scritto al collega tedesco Westerwelle per confermare l’interesse del Governo italiano ad aprire un negoziato bilaterale per risolvere le questioni rimaste ancora pendenti. L’Italia, insomma, ha già fatto i passi necessari affinché si possa discutere dei risarcimenti ai famigliari delle vittime dei crimini nazisti nonostante la Corte dell’Aja abbia accolto il ricorso della Germania contro il nostro paese per violazione del diritto all’immunità stabilita dalla normativa internazionale. La notizia è contenuta nella risposta che il sottosegretario agli Affari esteri Marta Dassù ha dato alla interrogazione presentata in proposito, in contemporanea alla Camera e al Senato, dai parlamentari modenesi del Pd (i senatori Barbolini e Bastico, i deputati Miglioli, Ghizzoni, Santagata e Garavini), primo firmatario il deputato Ivano Miglioli. L’interrogazione prendeva le mosse dalle attese dei famigliari delle vittime della strage di Monchio, Susano, Costrignano e Savoniero. Il ministro Terzi ha già avviato il processo di consultazione delle organizzazioni rappresentative delle vittime e pure la diplomazia parlamentare si è messa al lavoro, tanto che si è già tenuto un incontro dell’Unione interparlamentare tra Germania e Italia e altri incontri sono programmati per i prossimi mesi. Non si devono coltivare, però, troppe illusioni, è lo stesso sottosegretario a ribadirlo: “Il rispetto che dobbiamo alle vittime e a quanti sono sopravvissuti all’internamento e alle stragi impone onestà e chiarezza. – ha detto la Dassù – Le indicazioni che sono emerse dai negoziati condotti con la Germania negli anni precedenti il contenzioso davanti alla Corte internazionale di giustizia inducono a non coltivare illusioni circa l’accettazione da parte tedesca di formule di indennizzo ad personam, mentre potrebbe risultare più praticabile la strada di formule diverse di riparazione rivolte alle comunità (si pensi all’impegno della Germania nella ricostruzione di Onna, frazione de L’Aquila distrutta dal terremoto, teatro nel 1944 di una strage nazista) e/o a coltivare la memoria di quel tragico passato tra le generazioni più giovani”. Ma questo non fermerà l’Italia, ha assicurato il sottosegretario, perché “il ministero degli Esteri intende comunque portare avanti con determinazione la trattativa con la Germania”. “Siamo soddisfatti della sollecitudine con cui il sottosegretario ha risposto alla nostra interrogazione. – commenta l’on. Miglioli – Ci rendiamo conto della complessità dell’intervento e delle scarse possibilità che si possa arrivare a dei risarcimenti ad personam. Siamo, comunque, convinti che pure riconoscimenti morali e alla comunità possono rappresentare un valore sia per chi quegli anni li ha vissuti e ne porta ancora i segni sia per i giovani che, invece, devono portare avanti un impegno a non dimenticare”.