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Ruby, da Berlusconi, 257mila euro a tre testi,Ghedini: «Tutto lecito», di Claudia Fusani

La notizia è di per sé clamorosa: tra luglio e ottobre 2011, in piena crisi economica e politica maancora tenacemente premier, Silvio Berlusconi ha versato 127mila euro, in quattro diverse tranche, a tre testimoni del processo Ruby dove è imputato per concussione e prostituzione minorile. A tre ragazze, Nicole Minetti e le gemelline De Vivo, protagoniste delle serate di Arcore. La spiegazione della notizia, data dall’avvocato Niccolò Ghedini legale di Berlusconi, è ancora più clamorosa:
«Nulla di men che lecito», che a ben pensare fa il paio, tre anni dopo, con «l’utilizzatore finale» dei tempi della D’Addario. «È assai usuale e non desta alcuna problematica – spiega l’onorevole avvocato in una nota – che vi siano rapporti economici intercorrenti fra soggetti indagati o imputati e testimoni.
In realtà il presidente Berlusconi con la consueta generosità ha ritenuto di aiutare, in totale trasparenza e proprio mediante palese bonifico bancario, delle persone che, a cagione del clamore mediatico creato su inesistenti vicende processuali, stanno vivendo momenti di grande difficoltà familiare, professionale
ed economica». Tra la notizia e il suo commento, trovano pieno diritto di cittadinanza le dichiarazioni a verbale davanti all’aggiunto Ilda Boccassini di Enzo De Vivo, il babbo delle gemelline: «Ho incassato io i 72mila euro sul mio conto, da una persona mai conosciuta, per evitare pettegolezzi». Vero, infatti il padre De Vivo non ha mai incontrato Berlusconi. Succede anche questo nel palazzo di giustizia di Milano. A marzo infatti arriva sulla scrivania del procuratore aggiunto Ilda Boccassini, pm nel processo Ruby 1(dove è imputato Berlusconi) la nota dell’Unità
di informazione finanziaria della Banca d’Italia che segnala il trasferimento di danaro dai conti di Silvio Berlusconi ad altri conti correnti riconducibili a persone coinvolte nei processi del caso Ruby. Il primo luglio 2011, mentre l’Italia è sul baratro dello spread e del crollo delle borse, Berlusconi trasferisce dal proprio conto corrente presso il Monte dei Paschi, conto già diventato famoso per le buste e i regalini alle Olgettine, 42mila euro. Il beneficiario, presso l’agenzia napoletana della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, è Enzo De Vivo, la causale è «regalia». Ma le gemelline sono esigenti, hanno un tenore di vita di un certo tipo e alla fine dell’estate si rifanno vive, ottenendo altri 30mila euro (7 ottobre).
PRESTITI INFRUTTIFERI
Va decisamente meglio per Nicole Minetti. L’ex igienista dentale catapultata nel 2010 dal San Raffaele al Pirellone come consigliere regionale (12mila netti al mese), tra aprile e novembre 2011 riceve 185mila euro in quattro diverse tranche, 30-100-15 e 40mila. Minetti è imputata nel processo Ruby 2 (con Mora e Fede per induzione e sfruttamento della prostituzione anche minorile) e testimone nel primo processo Ruby. Questa volta il passaggio del danaro è palese, diretto, in qualche causale si parla di «prestito infruttifero».
Ora, stando a quel che dice Ghedini («non c’è nulla di men che lecito») probabilmente è un esercizio pretestuoso quello di incrociare le date delle dazioni di danaro con l’andamento dei processi. Si tratta però di un esercizio giornalistico utile, visto il ruolo particolare delle destinatarien dei danari.
È un dato di fatto che in primavera, alla vigilia del processo in cui è imputata, Minetti ha cambiato avvocato, ha abbandonato una combattiva Daria Pesce per scegliere un altro studio legale. Il cambio di legale risale alla fine della primavera e coincide temporalmente con il bonifico da 100mila euro.
Le gemelline sono testimoni in entrambi i processi. Soprattutto non si sono mai costituite parte civile. Enzo De Vivo ha spiegato ai pm di aver «tenuto per sé 10mila euro per pagare la benzina (è titolare di un distributore, ndr) e per altre esigenze personali», un autofinanziamento dovuto «alla crisi».
«Le mie figlie – ha aggiunto – mi dissero che sul mio conto sarebbe arrivato denaro da parte dell’onorevole Berlusconi destinato a loro, che si erano rivolte a lui per un aiuto». Domani
è prevista un’udienza del processo Ruby 2. Lunedì sarà la volta delle prime testimoni dei bunga-bunga.

L’Unità 13.04.12