Come da previsioni, hanno vinto tutti. I dati definitivi per le elezioni per le Rappresentanze sindacali unitarie di scuola e pubblico impiego ci saranno solo venerdì 16 marzo, quando l’Aran, l’agenzia governativa, per la prima volta li certificherà dopo averli ricevuti in via telematica da ognuno degli oltre 22mila collegi elettoriali. E allora ieri ogni sindacato citava vittorie sul territorio e proiezioni proclamando la propria soddisfazione per il «successo», l’«avanzamento». E sommando le percentuali fornite dai vari sindacati, la somma supera abbondantemente quota 100. Tanto da arrivare a battibeccare fra loro sulla veridicità dei dati resi pubblici. A vincere, dati alla mano, dovrebbe essere stata la Cgil. Nel comparto delle amministrazioni pubbliche la Fp-Cgil sostiene di aver ottenuto il 33% dei consensi, crescendo del3,3%rispetto alle elezioni del 2007. Nella scuola nessuna proiezione, ma la certezza di essersi «confermati come primo sindacato in tutti i comparti, con una importante crescita». Dati che portano Susanna Camusso (da New York, dove si trova) e i due segretari generali di categoria (Rossana Dettori, Fp, e Domenico Pantaleo, Flc) a parlare di «grande soddisfazione» per una «Cgil che si conferma come primo sindacato in tutti i settori pubblici, aumentando ulteriormente i propri consensi». Festeggiamenti contestati direttamente daRaffaele Bonanni: «Non si capisce davvero di quale vittoria parli la Cgil. Non si può vendere la pelle dell’orso prima di prenderla. Dai dati in nostro possesso la Cisl si conferma in termini di voti sicuramente il primo sindacato negli enti pubblici non economici, all’Inps, all’Inpdap, e nei ministeri » e anche nella scuola la Cisl «è appaiata alla Cgil in termini di voti, e la supera abbondamentete sul piano associativo». Altra proiezione arriva dalla Uil. Il sindacato di Angeletti sostiene che le sue liste si stanno «attestando, mediamente, intorno al 24%», citando le vittorie alla Regione Liguria con il 40%, il Comune di L’Aquila con il 53,75%, il Tribunale di Milano (35%), la Questura di Napoli (49,56%), il Cnel (33%), l’Enac (41,81%), l’Ospedale San Matteo di Pavia (43%). «Questi risultati – dichiara il segretario confederale Paolo Pirani – riconoscono la validità della nostra impostazione che ha posto al centro il tema della qualità e del valore del lavoro pubblico». VINCONO ANCHE USB, UGL E CONFALS Canta vittoria anche l’Usb. «Si profila un consolidamento edun allargamento in tutti i comparti pubblici – secondo Massimo Betti, della direzione nazionale Usb Pubblico Impiego – un pezzo sempre più consistente di lavoratori pubblici sceglie di sostenere un’ipotesi sindacale radicalmente alternativa alla concertazione ». L’obiettivo, naturalmente raggiunto, dell’Ugl era quello della soglia di rappresentatività. «Dai primi dati l’Ugl – Intesa Funzione Pubblica avrebbe superato ampiamente nei ministeri la soglia di rappresentatività con l’8,50 per cento di voti, sommato al 7,37 per cento di deleghe (gennaio 2012)».Anche la Confals canta vittoria, soprattutto nella scuola.
L’Unità 09.03.12