“Un riformista che ha pagato con la vita la sua coerenza”
Marco Biagi era “un riformista” che “ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua coerenza” e ora la politica deve “raccogliere le sue indicazioni”. Lo scrive il segretario del Pd Dario Franceschini in un articolo che sarà pubblicato domani su ‘Il Resto del Carlino”, nell’anniversario dell’uccisione del giuslavorista. “Il ricordo di Marco Biagi – dice Franceschini – non nasce solo dal dovere della gratitudine per chi ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua coerenza: è soprattutto un segno di affetto e di riconoscimento per gli insegnamenti che ci ha dato”.
“Biagi era un riformista – scrive ancora Franceschini -. Operava come tutti i veri riformisti, con forti ideali, ma con il pragmatismo necessario per calare e far vivere i principi nella realtà. Per questa sua capacità di incidere sui problemi faceva paura ai terroristi, che lo hanno ucciso”.
Il segretario del Pd ricorda come “Biagi riteneva che si dovessero correggere certe rigidità dei rapporti di lavoro tradizionali, ma senza diminuire le tutele, promuovendo l’adattabilità e sostenendo l’occupazione. Questo equilibrio negli anni non si è mai realizzato e la flessibilità si è trasformata troppo spesso in precarietà”.
“La crisi attuale – conclude Franceschini – rende più che mai urgente sanare questa situazione, anzitutto garantendo a tutti i lavoratori, a cominciare dai precari, una protezione nei casi di crisi aziendale e di disoccupazione, la cassa integrazione e un assegno di disoccupazione che tuteli tutti. Biagi aveva proposto e contribuito a disegnare, dieci anni fa, questi ammortizzatori sociali universali, mai realizzati. Tocca a noi raccogliere queste indicazioni”.
Apcom, 18 marzo 2009