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“La strategia degli annunci”, di Vittorio Emiliani

Interventi urgenti di protezione civile». Così recita il decreto legislativo per il commissariamento straordinario dell’archeologia romana di venerdì scorso. Ma qual era l’urgenza effettiva se è stato annunciato un mese e mezzo prima? Nel frattempo poteva crollare il Palatino e andare sott’acqua irreparabilmente la Domus Aurea. E poi, se questi sono i due punti critici, perché si parla di «grave situazione di pericolo in atto nell’area archeologica di Roma e provincia»? Dunque, non soltanto il Comune di Roma e quello di Fiumicino, ma pure Palestrina, i Castelli, Civitavecchia e chissà cos’altro ancora. L’appetito vien mangiando. Inoltre, se si chiama addirittura il capo della Protezione Civile a svolgere questo ruolo strategico, i danni saranno sicuramente ingenti. Così la pensano quanti sono lontani da Roma (e non possono constatare de visu che tutto questo disastro non c’è). Negli Stati Uniti – ne ha parlato il New York Times – penseranno che è meglio tenersi alla larga da questa Roma (e provincia) tanto disastrata.
Un bel servizio reso al turismo romano che boccheggia per la latitanza di americani e giapponesi e a rianimare il quale non serviranno né il Parco tematico sulla finta romanità così tenacemente voluto dal nuovo genio del turismo, il vice-sindaco Mauro Cutrufo (e al quale anche la Regione Lazio, orrore, sembra disponibile), né i bolidi della Formula1 che, fra qualche anno, sequestreranno l’Eur per settimane fra lancinanti rombi di motori.
Grande è la confusione sotto il cielo di questa Roma affidata a Bondi, a Giro e ad Alemanno. Tanti gli annunci (spesso sballati), zero le decisioni utili. Oggi capiremo meglio cosa contiene il decreto d’urgenza per il commissariamento. Ma le previsioni promettono poco di buono. Il professor Carandini non sarà più a capo dei superesperti di Bertolaso, essendo stato premiato con altri allori.
È già qualcosa.

L’Unità, 17 marzo 2009

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