attualità, partito democratico, università | ricerca

Premiare il merito: 250mila euro l’anno per progetti di ricerca “eccellenti”

“Non riesco ad immaginare il futuro del mio paese se non attraverso l’asse della ricerca, dell’ambiente, del turismo e, quindi, della crescita del Pil. E’ necessario che il Paese torni ad investire sulla ricerca, io sono catturato dall’ansia che il nostro Paese ricominci ad avere voglia di crescere e, per farlo, ha bisogno di un grande traino: il primo è la riconversione dell’energia; poi turismo e internet; tecnologia e trasporto e, infine, biomedica”. Il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni sceglie la Sardegna, precisamente il Parco tecnologico Sardegna Ricerche di Pula, per presentare la proposta del PD sulla ricerca.
Un progetto, quello del PD di Veltroni, che non lascia adito a dubbi: si punta dritto su ricerca, innovazione ed eccellenza per contribuire ad uscire dalla stagnazione in cui, da troppo tempo, il nostro paese riversa. Un disegno di legge sui contratti di ricerca per giovani leader scientifici, il cui punto principale consiste nello stanziamento di un finanziamento di 250mila euro l’anno a favore dei progetti “eccellenti”.

Il progetto del PD, nel dettaglio, si basa su tre assi portanti: piena autonomia del ricercatore nel definire il proprio progetto; rigoroso sistema di valutazione, come avviene in Europa; incremento delle risorse pubbliche e incentivi fiscali alle imprese che finanziano la ricerca.
Oltre a tutto ciò, il PD propone appunto un contratto di ricerca per i giovani leader scientifici: attraverso il ministero dell’Università e della ricerca si potranno finanziare, con 250mila euro l’anno, i progetti reputati “eccellenti” da appositi comitati, attraverso il sistema della valutazione tra pari. Il contratto di ricerca è siglato tra il ricercato, il Miur e l’ateneo ospite e potranno partecipare anche i ricercatori stranieri, purché operino in Italia.
L’unico requisito richiesto, si legge nel ddl, è il possesso del titoli di dottore di ricerca, non conseguito di più di otto anni, per favorire i giovani. Infine è consentito cumulare il finanziamento pubblico con quello privato, e le imprese che sosterranno i progetti selezionati potranno usufruire di agevolazioni fiscali.

Come detto, l’occasione per lanciare la proposta del PD sulla ricerca è la visita che Veltroni fa al Centro Polaris a Pula, ad un’ora da Cagliari. Il parco tecnologico di Pula fa parte del Centro Sardegna Ricerche, sistema di infrastrutture avanzate e servizi per l’innovazione, lo sviluppo e l’industrializzazione della ricerca, ed ente incaricato dalla Regione di promuovere lo sviluppo tecnologico, nell’ambito dell’agenda di Lisbona.
Durante la visita del candidato premier del PD, sono stati mostrati alcune nuove applicazioni della ricerca tridimensionale sulla chirurgia e su internet. “Vedendo i vostri progetti e ascoltando le vostre storie, ho trovato lo stesso clima e la stessa energia che ho trovato all’Ucla (Università di Los Angeles), ma là non c’è l’ambiente naturale che abbiamo qui da noi”.
Tra i compiti principali del Centro Sardegna Ricerche, c’è quello di trasformare i risultati della ricerca in nuove imprese, nuovi prodotti e processi e valorizzare il capitale umano e diffondere la cultura scientifica. Il suo obiettivo più ambizioso è stato la realizzazione del parco scientifico e tecnologico della Sardegna: due sedi, una a Pula, l’altra ad Alghero, con più di 50 organizzazioni insediate ed oltre 400 addetti.

La sede visitata dal leader democratico, in particolare, è incastonata in una cornice naturalisticamente incantevole, circondata da boschi e a pochi chilometri da uno dei mari più belli al mondo. Nel parco tecnologico si studiano tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni – si pensi al nuovo sito internet della Regione Sardegna, da cui è possibile una visione dall’alto delle bellezze dell’isola – quindi bioinformatica, farmacologia e televisione digitale.

“In questo luogo – sottolinea Veltroni – è premiata l’eccellenza, un concetto che purtroppo non fa parte della nostra cultura, quasi che significhi il mantenimento dello status quo sociale. E’ vero il contrario, ma il problema è creare le pari opportunità. La ricerca – sottolinea Veltroni – non è solo una idea astratta ma una risorsa fondamentale per un paese che pensa al proprio futuro”. Al riguardo il segretario del PD ha citato come esempio la storia di un ragazzo trevigiano di 29 anni, che voleva proporre la sua idea: legare internet con i libri scolastici. “Si è presentato in banca per chiedere un prestito e gli hanno chiesto se il padre avesse una casa da offrire come garanzia. Quel progetto ora lo sta avviando in Francia. Così non andiamo da nessuna parte. E’ ora di prendere a cannonate le burocrazie e lavorare a fondo alla ricerca all’ambiente, alla qualità della vita, al turismo, tutti elementi che aumentano la nostra ricchezza nazionale”.

1 Commento

I commenti sono chiusi.