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Scontri, Zanda: "Sottratti 2,5 miliardi a ordine pubblico e sicurezza, Maroni spieghi"

“Il governo Berlusconi ha sottratto circa 2,5 miliardi di euro alla missione ‘ordine pubblico e sicurezza’”. Lo ha affermato il vicepresidente dei senatori del PD Luigi Zanda, che ha oggi presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno Roberto Maroni al quale chiede “quali ricadute operative sono necessariamente derivate da questa ingente sottrazione di risorse. In particolare – si legge nell’interrogazione – è necessario che il Ministro spieghi quali sono state le conseguenze in termini di dotazioni e retribuzioni, della qualità e numero dei mezzi e consistenza dei relativi rifornimenti, delle necessarie manutenzioni, della intensità dell’addestramento, della qualità dell’aggiornamento strategico e tecnologico, e sullo stesso morale degli uomini delle Forze di Polizia che giornalmente sono impegnate nella difesa della sicurezza dei cittadini e della legalità”.

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Sicurezza: “Legge Reale bis? Intanto applicare le leggi esistenti”

Interventi di Finocchiaro e Bindi. Fiano e Orlando: “La discussione su nuove leggi non sia un diversivo”. Dopo i violenti scontri a Roma, nel corso della manifestazione nazionale degli “indignados”, c’è chi, come il leader dell’Italia dei Valori Antonio di Pietro, ha auspicato il ritorno ad una sorta di “Legge Reale”, come quella del 1975, che conteneva disposizioni particolari molto severe a tutela dell’ordine pubblico.

La Presidente del Partito democratico, Rosy Bindi ha replicato durante una conferenza stampa da Bruxelles, dicendo che “si può parlare di misure più severe, ma serve anche la capacità di prevenire, perchè invocare leggi che non ci sono più nel nostro Paese, dimostra una debolezza dell’attuale ordinamento”.

“Legge Reale bis? Domani ascolteremo il ministro dell’Interno nell’aula di Palazzo Madama, e siamo aperti ovviamente a qualsiasi miglioramento delle leggi esistenti, ma a Maroni dico: ciò che serve davvero è applicare le leggi esistenti, fare più prevenzione ed evitare i tagli alle risorse dedicate alla sicurezza”. Questo il commento di Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del PD del Senato, sulla ultime novità in tema di sicurezza e giustizia per il Paese.

“Ricordo che nel nostro Paese – ha proseguito Finocchiaro – sono in vigore leggi che certamente forniscono anche adesso gli strumenti adeguati per contrastare atti di violenza come quelli di sabato e perseguire chi li ha commessi. E non posso non aggiungere, inoltre, che le Forze dell’Ordine andrebbero messe nelle condizioni di operare al meglio, evitando i tagli alle risorse dedicate alla sicurezza che il Governo Berlusconi ha compiuto in questi anni”.

“Non sono state applicate le misure esistenti”, hanno ribadito coralmente anche Emanuele Fiano, presidente forum Sicurezza e Andrea Orlando presidente forum Giustizia del Partito Democratico.

“Domanda: perché l’ondata di perquisizioni, sacrosanta, che si sta compiendo in queste ore nelle principali città del Paese, non si è fatta nei giorni e nelle settimane precedenti alla manifestazione di sabato?”, hanno chiesto i due esponenti democratici, sottolineando che “i reati commessi da coloro che sono stati fermati sabato – violenza, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e altro – sono reati che già si possono perseguire con durezza e rapidità da parte della magistratura.”.

In fine Orlando e Fiano hanno espresso i loro dubbi anche sui possibili risvolti della discussione in atto: “Non vorremo che questa discussione su nuovi strumenti di legge impedisca di ricordare al Paese che un comparto sicurezza che ha subito negli ultimi tre anni e mezzo tagli per quattro miliardi di euro, non può per definizione essere efficiente come lo era prima. E d’altra parte tutto ciò fu oggetto di una lettera-appello, che non ha trovato nessun tipo di ascolto, dello stesso ministro Maroni nel luglio scorso nei confronti di Berlusconi e Tremonti”.

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