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Salotto-intervista in Piazza Martiri a Carpi con Mariangela Bastico

Grande successo, molti applausi spontanei e attestati di simpatia per Mariangela Bastico, candidata al Senato alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile nella Circoscrizione Emilia Romagna e Vice Ministro alla Pubblica Istruzione nel Governo Prodi , che sabato 29 marzo ha preso parte ad un incontro-intervista che si è svolto in Piazza Martiri a Carpi. Presenti vari sostenitori, simpatizzanti e cittadini che si sono avvicinati o semplicemente di passaggio nel centro storico della città, che hanno prestato attenzione, completa o parziale ai temi che sono stati toccati nel corso dell’incontro, durato circa un’ora. Presenti tra gli altri, tra coloro che hanno seguito o partecipato con domande al “salotto-intervista”, Manuela Ghizzoni, candidata Pd alla Camera dei Deputati e Davide Dalle Ave, segretario del Partito Democratico di Carpi. Ecco una breve sintesi dei principali argomenti trattati da Mariangela Bastico.

PUBBLICA ISTRUZIONE. L’istruzione per una comunità nazionale è un valore pubblico. E di fondamentale importanza per costruire maggiori opportunità per i giovani, le ragazze e i ragazzi di questo Paese. Lo sa benissimo anche Manuela Ghizzoni che è qui presente e con la quale abbiamo collaborato nella scorsa legislatura. Il valore dell’Istruzione per favorire una maggiore uguaglianza sociale ed una più equa distribuzione del reddito è sotto gli occhi di tutti. Una volta andavano all’Università solo i figli dei dottori e dei notabili. Oggi non è più così, le opportunità si sono ampliate. Assistiamo però a fenomeni diversi, con molti ragazzi che sono in difficoltà, con debiti formativi e con tanti giovani che cominciano a dubitare che studiare di più possa essere veramente utile per il proprio futuro. Dobbiamo contrastare con i fatti questo modo di pensare  e spiegare che è importante imparare ad imparare e che saper fare solo una cosa nella vita, pur se professioni che oggi sembrano sicure e ben remunerate è molto rischioso se si rinuncia ad imparare o a fare in modo che sia premiato il merito e l’impegno.

LAVORO E PRECARIETA’. Il Partito Democratico intende coniugare lo sviluppo e la solidarietà sociale, Pensiamo che farlo non sia un libro dei sogni ma che coniugare questi due fattori rappresenti l’interesse nazionale che è quello di creare ricchezza e valore da distribuire in modo equo per permettere ai giovani di metter su casa e famiglia con molte meno incognite di quelle che invece oggi devono essere affrontate.

FAMIGLIE . Le famiglie devono essere non solo citate, nominate, evocate , ma vanno davvero aiutate in modo concreto, con progetti organici e senza interventi tampone che ormai non sono più efficaci per affrontare le tante sfide che le nuove famiglie devono affrontare, per poter fare un mutuo e comprare casa con meno ansie di quanto non avvenga oggi. Noi ad esempio, istituendo i corsi di recupero nelle scuole crediamo di aver prodotto un esempio concreto di ciò che si può fare in questo come in altri ambiti.

DONNE. Cambiare il Paese significa anche favorire liberare le energie e le intelligenze delle donne per costruire un Italia migliore per tutti, donne e uomini. Sembrano passati anni luce da quando, e di tempo non ne è passato tanto, si discuteva di “quote rosa”. Mi sembra che il Partito Democratico abbia dimostrato con i fatti nella formazione dei propri gruppi dirigenti e per quante saranno elette in Parlamento che il partito nuovo di uomini e donne, insieme, portatori di una maggior ricchezza di culture e di sensibilità, lo si sta davvero facendo.

INNOVAZIONE E RICERCA. Favorire il merito e impedire la così detta “Fuga dei cervelli” all’estero è uno dei punti salienti del nostro programma. Si tratta però di attivare politiche di breve ma soprattutto di medio termine. Non si tratta di interventi che ad un singolo provvedimento fanno corrispondere un effetto virtuoso. Bisogna spendere di più e meglio. Non solo per trattenere i nostri più brillanti ricercatori e tanti giovani che hanno voglia di impegnarsi, ma anche per creare per loro ambienti più favorevoli perché possano creare nuovo valore per il nostro Paese come solo lo sviluppo del sapere e di nuove applicazioni consente di fare.

SICUREZZA ED IMMIGRAZIONE. Senza alcuna ambiguità riteniamo che entrambi questi termini rappresentino valori e fenomeni sociali che devono essere  al centro delle politiche di governo nazionale e dei territori. Siamo convinti che sia possibile coniugare le necessità di sviluppo economico e di richiesta di mano d’opera delle nostre imprese  con una cultura della sicurezza che sta a cuore a tutti i cittadini che vivono e lavorano qui. Non possiamo dimenticare che molti settori economici di importanza strategica sono fondati sull’impiego di lavoratori stranieri che contribuiscono alla formazione del reddito nazionale. O che vi sono ambiti fondamentali per l’equilibrio delle nostre famiglie come le attività di assistenza ai nostri anziani nelle quali tanti badanti sono impegnate. Detto questo va ribadita nel modo più assoluto la difesa della legalità, valore della convivenza civile e fattore di coesione sociale per tutti.  

SICUREZZA SUL LAVORO. Rispondendo ad una domanda specifica, Mariangela Bastico, facendo riferimento anche all’esperienza come assessore regionale al Lavoro e alla Formazione ha confermato il massimo impegno in questa direzione, ritenendo che gli sforzi per incrementare la cultura della sicurezza sul posto di lavoro debba essere considerata come un fattore di competitività economica e di qualità di vita sociale. 

INDECISI. MA MOLTA ATTENZIONE PER IL PD. I sondaggi dicono che sono tanti. Credo anche io che siano molti coloro che si trovano a non aver preso una decisione per il prossimo voto. Vedo e sento però, che intorno a noi stanno crescendo attenzione, speranza e disponibilità. Mi sembra che man mano che ci si avvicina al momento del voto in tutti si sta facendo strada la sensazione che stavolta votare è davvero importante e che la novità più grande del quadro politico italiano è stata la ridefinizione del quadro politico nazionale resa possibile dal Partito Democratico con la sua scelta di correre da solo o comunque libero accogliendo chi condivide il suo programma. Non immaginate quanto questa scelta di correre da soli sia importante per la nostra futura azione di governo. Gli anni del Governo Prodi, pur se importantissimi per i risultati ottenuti, anche se forse non comunicati con l’efficacia che avrebbero meritato, sono stati durissimi anche per le continue ed estenuanti mediazioni  che ci hanno impedito di condurre ancora più a fondo le azioni incisive di rilancio e risanamento del Paese dopo gli anni di Governo del centro-destra.  

di Marco Bagnoli 

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