In manette quattro persone per corruzione e tentata concussione nel campo delle mense scolastiche. Tra loro anche l’assessore ai Servizi educativi Bernini, un funzionario comunale suo braccio destro e due imprenditori. Eseguite perquisizioni in città in provincia e altre località. Tanto tuonò che piovve. A tre mesi dagli 11 arresti di San Giovanni un nuovo ciclone si abbatte sul Comune di Parma e sulla città. Arrestato l’assessore ai Servizi educativi Giovanni Paolo Bernini, già assistente dell’ex ministro alle Infrastruttre Pietro Lunardi.
Eseguiti altri quattro provvedimenti: fra gli arrestati Paolo Signorini, già coordinatore di Forza Italia e attualmente funzionario comunale: era il braccio destro di Bernini, da lui voluto come capo della segreteria tecnica del suo assessorato. In manette anche gli imprenditori Mauro Tarana e Antonio Martelli.
I quattro avevano architettato un sistema di corruzione e concussione nel campo delle mense scolastiche. Politicamente la situazione si fa adesso ancora più esplosiva per il sindaco Pietro Vignali, alla guida di una coalizione civico-pidiellina (GIUNTA TRABALLA). Giovedì è convocata una seduta di Consiglio comunale, vedremo se il primo cittadino si nasconderà anche stavolta dietro un “non sapevo”.
SOLDI PER GLI APPALTI DELLE MENSE La complessa vicenda delle mense è stata ricostruita dalla Finanza grazie alle intercettazioni. Al centro dello scandalo ci sono l’assessore Bernini e l’imprenditore Tarana della Copra di Piacenza (ristorazione – appalti per mense asili e scuola dell’obbligo) . Tutto parte a febbraio 2011 quando l’amministratore della Camst denuncia alla Finanza una richiesta da parte di Signorini, braccio destro e segretario di Bernini, di denaro. Soldi in cambio di una proroga del contratto mense. “Se ci paghi e assumi una persona vi faremo avere la proroga del contratto con il Comune”, questa in sunto la richiesta. C’è il reato, concussione, e la denuncia: partono le intercettazioni per Bernini, Signorini e Tarana. A questo punto si scopre che la ditta Copra di Tarana paga somme di denaro (corruzione) per avere una proroga del contratto della fornitura di mense scolastiche per la scuola dell’obbligo.
La Copra doveva dare i soldi a una piccola società sportiva ignara di tutto, poi questa società che faceva da sponsor avrebbe girato dei contanti – circa 8 mila euro – a Signorini e Bernini. Il sistema con cui i pagamenti illeciti venivano coperti dalla Copra era dunque quello di un contratto di sponsorizzazione con una società sportiva che a sua volta tratteneva il 50% della somma e versava l’altra al segretario di Bernini e quindi all’assessore. Dalle intercettazioni si scopre che Bernini faceva pressioni fortissime al suo segretario Signorini perchè mandasse in porto la cosa con la Copra.
I SOLDI CHIAMATI “CONFERENZE STAMPA” Bernini e Signorini sapevano di essere nei guai e sapevano di rischiare: tant’è, come confermano le intercettazioni, che il denaro veniva chiamato “conferenza stampa”. “A che punto siamo con la confrenza stampa?” chiedeva Bernini al suo uomo. A seguito di questo affare andato in porto l’assessore ci riprova. Fa un altro tentativo legato al ristorante del Duc, che doveva nascere al 4 piano del direzionale unico del Comune. Nella busta chiusa della gara di appalto la Copra però sbaglia qualcosa nel bando. Un errore non tollerabile dato che Bernini voleva affidare alla Copra la ristorazione. Così l’assessore prova a fare rifare il bando ma la cosa non va in porto.
CAMBIO DI DESTINAZIONE DELL’ASILO Un secondo episodio riguarda invece Antonio Martelli, costruttore. Quest’ultimo stava costruendo un edificio e Bernini si è interessato della cosa. L’assessore fa sì che venga mutata la destinazione d’uso per metterci così asili e scuole, come l’asilo Mary Poppins di cui Repubblica Parma aveva dato nei giorni scorsi una anticipazione (LEGGI). Un cambio di destinazione che costa denaro a Martelli: i soldi non sono ancora quantificati, ma come primo grazie Martelli (ai domiciliari) regala a Bernini un I pad. Martelli è accusato di corruzione ed è ai domiciliari. Bernini è detenuto a Forlì, Signorini a Rimini, Tarana a Bologna.
90 MULTE DA ANNULLARE A PARENTE Su Bernini pesano anche le accuse di una consulenza data ad un’amica ed il tentativo di fare annullare 90 multe ad un parente.
IL PROCURATORE: “INDECENTE CHE SI LUCRI SU SCUOLE” Durante la conferenza, il procuratore capo Gerardo Laguardia non le ha mandate a dire: “C’è la responsabilità dei partiti (Bernini è Pdl, ndr) nell’ascesa degli uomini che li rappresentano: trovo particolarmente grave, per non dire indecente, che si lucri su pasti di bambini della scuola elementare e materna. L’assessore che deve contrallare che il servizio sia efficiente come può farlo se riceve soldi da un imprenditore? Eppure di Bernini nel ’97 si parlò già per i rapporti che aveva con il boss Pasquale Zagaria e con l’ex assessore Stocchi, allora condannato per correzione e concussione… la cosa doveva mettere in allarme”.
La Repubblica/Parma 26.07.11