Stamattina, presso la Camera dei Deputati, si è svolto un faccia a faccia tra Mariangela Bastico, vice ministro all’Istruzione ed esponente del Pd, e Valentina Aprea, del Pdl, già sottosegretario al MIUR nel precedente governo Berlusconi sui temi della scuola. L’incontro è stato organizzato dalla rivista Tuttoscuola. Una breve sintesi dell’incontro.
Secondo la Bastico “serve un patto per la scuola tra le principali forze politiche, gli enti locali, i sindacati, le famiglie e la società organizzata”, sottolineando che ci vogliono almeno setto-otto anni per ottenere risultati efficaci nell’innovazione del sistema di istruzione. Da qui l’esigenza che maggioranza e opposizione condividano alcuni obiettivi strategici, “e noi oggi ne abbiamo individuati alcuni”. La Aprea si è detta d’accordo per questo approccio, ma “a condizione che al centro delle scelte si metta l’alunno e che l’intesa sia nell’ottica della sussidiarietà”, un principio su cui peraltro la stessa Bastico ha convenuto.
Nel corso del confronto non sono stati pochi i punti di convergenza sui problemi che affliggono la scuola italiana. Innanzi tutto stop al ‘carosello’ degli insegnanti: ogni anno un terzo degli studenti cambia almeno un insegnante. Su questo punto le rappresentanti delle due maggiori forze politiche hanno assicurato modalità nuove per stabilizzare il personale e ridurre la mobilità.
Sì poi a un sistema di valutazione che misuri gli apprendimenti degli alunni ma anche la professionalità dei docenti e dei dirigenti e l’efficienza delle singole scuole. E ancora, mai più sanatorie nel reclutamento dei professori e capi d’istituto.
Convergenza inoltre anche sulla riqualificazione professionale dei collaboratori scolastici (attraverso il superamento dell’attuale mansionario) e maggiore ricorso all’esternalizzazione del servizio di pulizia delle scuole.
Aprea e Bastico si sono dette d’accordo anche sulla valorizzazione del merito e sulla carriera degli insegnanti, ma proponendo soluzioni diverse. Per la rappresentante del Pdl “è necessaria l’area contrattuale separata per i docenti e la riscrittura per legge dello stato giuridico in senso professionale, anziché impiegatizio”, mentre per l’attuale viceministro dell’Istruzione Bastico il principio del merito “deve avere affermazione legislativa ma va riempito di contenuti per via contrattuale”. Proprio sul ruolo del sindacato si sono registrate diversità di opinioni:”E’ la vera forza conservatrice della scuola italiana”, ha sostenuto Valentina Aprea, mentre Mariangela Bastico si e’ espressa per “soluzioni condivise, come già sottoscritto nel memorandum governo-sindacati del giugno scorso”
Da segnalare che in occasione del confronto Tuttoscuola ha presentato “Elezioni 2008 – Dossier per la scuola”, ovvero un’ampia analisi con i numeri della crisi della scuola. E il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, impossibilitato per altri impegni a partecipare all’incontro, in un messaggio fatto avere a Tuttoscuola ha manifestato apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando l’importanza di “promuovere una maggiore sensibilità delle istituzioni verso la scuola e il suo sviluppo. La promozione di un sistema scolastico efficace e competitivo rappresenta, infatti, una condizione imprescindibile per garantire al nostro Paese una crescita economica e sociale solida, duratura, equilibrata, capace di sostenere le spinte della globalizzazione e dell’innovazione tecnologica”.