“Il ministro Bondi si comporta come quell’automobilista che guida contromano in autostrada, convinto che siano pazzi tutti quelli che procedono in direzione opposta”. Così le deputate democratiche, componenti della commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni ed Emilia De Biasi, commentano la reazioni del ministro Sandro Bondi alle dimissioni del Presidente del Consiglio Superiore dei beni culturali, il prof. Salvatore Settis e del consigliere Andrea Emiliani.
“Davanti a così autorevoli defezioni il Ministro dovrebbe interrogarsi sul proprio operato, sulla passiva accettazione dei tagli imposti dal ministro Tremonti, sull’eccessiva attenzione alla commercializzazione della cultura, sull’uso improprio dei commissariamenti, sullo smantellamento delle sovrintendenze, sulla delegittimazione tecnico-scientifico de’amministrazione statale e sulla manifesta volontà di subordinare la cultura alla politica. Stupisce invece che il ministro continui a parlare di posizioni ideologiche e di chiusure all’innovazione e non comprenda che queste dimissioni sono la cartina di tornasole di una profonda insoddisfazione sul suo operato che è del tutto inadeguato per la valorizzazione e la tutela del ragguardevole patrimonio culturale del Paese.
Nell’esprimere piena solidarietà al prof. Settis per il modo egregio con cui ha lavorato ci chiediamo se il ministro avrà ora il tempo di venire finalmente in audizione in commissione o se invece – concludono – sarà in giro a cercare nuovi talenti magari nei fast food?”.
2 Commenti