BASTA FARE CASSA SU LAVORATORI E PENSIONI
«Non si può più fare cassa sulle condizioni dei lavoratori e sulle pensioni». Lo dice il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando dal palco di Roma, in chiusura della manifestazione organizzata per lo sciopero contro la manovra.
NON MERITIAMO E NON VOGLIAMO UN PAESE COSÌ
«Le nostre piazze sono le piazze di chi non si rassegna, di chi non è disposto a rinunciare ad avere un paese migliore, noi un paese così non ce lo meritiamo e non lo vogliamo». Così il segretario della Cgil, Susanna Camusso, nel suo intervento al comizio all’Arco di Costantino dove è arrivato il corteo della Cgil contro la manovra.
CAMUSSO A CISL E UIL, SE NON ORA QUANDO
«Ci hanno detto che non era il momento di scioperare, ma io rispondo con lo slogan di un’importante manifestazione di febbraio: »se non ora quando?«. Lo ha detto Susanna Camusso, segretario della Cgil, dal palco della manifestazione al Colosseo. »Il cambiamento è urgente e ci hanno detto che questo di oggi è uno sciopero politico. Sì, lo è«, ha aggiunto Camusso tra gli applausi scroscianti della folla: »la politica ha uno scopo alto e noi siamo contro i privilegi della politica, lo abbiamo detto in tempi non sospetti, prima della crisi«.
SACCONI STRALCI ART.8 O PEGGIOR MINISTRO STORIA
Susanna Camusso è tornata a chiedere al governo, e in particolare al ministro Maurizio Sacconi lo stralcio dell’articolo 8 della manovra. «A Sacconi, che anche oggi non ha perso l’occasione di tacere, vogliamo dire che è meglio che lo stralcino l’articolo 8 o con questo gesto dimostrerà di essere il peggior ministro che la Repubblica ha avuto».
CAMUSSO A DE BORTOLI: SCIOPERO DIRITTO NON RICATTO «Lo sciopero è un diritto dei lavoratori e non è mai un ricatto. Altri sono i ricatti». Lo dice la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, dal palco della manifestazione indetta dal sindacato di Corso d’Italia dicendo di aver letto «con grande dispiacere» un fondo del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli. Da Camusso è venuto invece un ringraziamento dal direttore dell’Unità Claudio Sardo. Oggi il nostro quotidiano è su tutte le piazze italiane con un numero speciale gratuito sullo sciopero della Cgil, chiuso in redazione domenica proprio per rispettare la manifestazione.
MARCEGAGLIA SCELGA TRA ART. 8 O ACCORDO GIUGNO. GOVERNO NON CREDIBILE? LO DICIAMO DA 3 ANNI
Camusso lancia la sfida a Marcegaglia: «A Confindustria e alle altre organizzazioni, Cisl e Uil, dico: scegliete o l’accordo sindacale o la legge, tutte e due non è possibile». Durante il comizio conclusivo di Roma in occasione dello sciopero generale, la leader sindacale invita a scegliere tra l’articolo 8 della manovra e l’intesa unitaria del 28 giugno. «Abbiamo sentito da Cernobbio- aggiunge- che il governo non è credibile. Noi lo diciamo da 3 anni, voi forse pensavate di avere benefici dal governo. Ma diciamo benvenuti».
TUTTO IL POSSIBILE CONTRO ARTICOLO 8, GOVERNO COME LADRO DI PISA: DI GIORNO PROMETTE E DI NOTTE RUBA
«Irresponsabile è una parola usata contro di noi. Ma irresponsabile è chi dentro una crisi introduce un articolo il cui unico scopo è quello di rendere piu» facili i licenziamenti. Questo governo è come il ladro di Pisa: di giorno promette e di notte ruba ai lavoratori». La segretaria Cgil annuncia: «Se il parlamento non stralcia quella norma dalla manovra, deve sapere che useremo tutte le iniziative che sono possibili, la Corte costituzionale, la Corte di giustizia, le cause, tutto…». Lo diciamo anche a Confindustria», avverte Camusso.
MANOVRA INCIVILE
“Si tassa sulle energie rinnovabili e sulla cooperazione. Ditelo con forza, quei tagli toglieranno i diritti, ancora una volta si taglia il lavoro e le condizioni di prospettiva. Questa manovra è incivile”.
MANOVRA INGIUSTA, SI ACCANISCE SUI PIÙ DEBOLI
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ribadisce le ragioni dello sciopero contro una manovra «ingiusta» e «iniqua», perchè «colpisce i lavoratori e i pensionati». Concludendo la manifestazione di Roma nella giornata dello sciopero generale di 8 ore proclamato dalla confederazione, Camusso ha sottolineato che il governo con questa manovra «si accanisce sulle persone più deboli: lavoratori e pensionati». Il numero uno di corso d’Italia ha aggiunto che «quando si fanno tagli non si fa un servizio al paese. Anzi, si fa danno al paese. Lorsignori – ha proseguito – sanno bene che se si continua a tagliare non avremo asili, non avremo scuole, avremo persone sempre più povere e disoccupati e cassintegrati senza prospettiva». Camusso ha ricordato che il suo sindacato ha proposto una contromanovra «con gli stessi saldi» previsti dal governo. Una manovra, però, che non scarichi i costi sui più deboli. «Paghi un pò di più chi ha pagato poco – ha concluso – paghino quelli che finora non hanno pagato».
IN PIAZZA CHI NON SI RASSEGNA
«Le 100 piazze sono di chi non si rassegna al declino». Cosi Susanna Camusso apre il comizio conclusivo di Roma in via san Gregorio, a pochi passi dal Colosseo. Il segretario della Cgil aggiunge: «Un paese così non lo meritiamo e non lo accettiamo».
SI TASSINO LE RICCHEZZE
“Si tassino le rendite, si tassino gli immobili, si tassino le ricchezze”.
RICORREREMO A CORTE COSTITUZIONALE «Ricorreremo alla Corte Costituzionale su tutte le norme anticostituzionali. Per noi la Costituzione è sacra, non ce la ruberete». Lo dice il leader della Cgil, Susanna Camusso, parlando dal palco allestito al Colosseo e riferendosi alla manovra. “Come le feste, anche la costituzione per noi è sacra e ricorreremo alla corte per difenderla”.
LA SOLIDARIETA’ VA CHIESTA IN MODO EQUO
“Se si chiede la solidarietà va chiesta in modo equo”.
CAMUSSO SULLE FESTE, VOLEVANO CANCELLARE LA NOSTRA STORIA
“Volevano cancellare la nostra storia, il 1 maggio, il 25 aprile e il 2 giugno sono le nostre feste e non ci rinunceremo”.
SCIOPERO CGIL: BERSANI SFILA CON CAMUSSO IN CORTEO
Gomito a gomito con il segretario della Cgil, Susanna Camusso, il leader del Pd, Pierluigi Bersani, sta sfilando nel corteo organizzato dal sindacato per contestare la manovra. Insieme a loro anche l’ex segretario generale di Corso d’Italia, Guglielmo Epifani. Prima di riprendere a sfilare Camusso ha incontrato anche la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro e il leader di Sel, Nichi Vendola.
da www.unita.it
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Camusso, «manovra incivile». L’Italia con la Cgil
Manifestazioni in 100 piazze italiane, da Torino a Catania, braccia incrociate per 8 ore, stop dei trasporti: è il martedì scelto dalla Cgil per lo sciopero generale, in perfetta coincidenza con l’approdo del decreto ‘incriminato’ nell’aula del Senato.
NELLE PIAZZE LO SPECIALE GRATUITO DE L’UNITA’
La protesta è stata, infatti, indetta il 23 agosto contro una manovra dai tratti «profondamente iniqui» che gran parte dei cambiamenti che si sono succeduti in questi giorni non hanno fatto altro che «aggravare». In particolare, nelle ultime ore è montata la polemica sull’articolo 8, ribattezzato come «l’articolo sui licenziamenti facili». Susanna Camusso, leader Cgil: «Un’altra manovra è possibile, dal segno diverso, pagata da chi più ha e non ha mai pagato».
Uno stop di otto ore per ogni turno di lavoro e per tutte le categorie di lavoratori, manifestazioni territoriali in tutto il Paese, con quella di Roma che sarà conclusa da Camusso. Il segretario generale ha tenuto il suo comizio al Colosseo.
ROMA: APPLAUSI PER NICHI VENDOLA
Il corteo della Cgil a Roma sta percorrendo via Merulana diretto al Colosseo. Al corteo si è unito, tra gli altri politici, anche il leader di Sel, Nichi Vendola, accolto da applausi e strette di mano. Una manifestante lo accoglie così: «Sei l’unica speranza». E lui esclama ironico: «Superman».
TORINO, UNA PIOVRA VIOLA CON SAGOMA BERLUSONI-OBAMA-TREMONTI-DRAGHI-SARKOZY
Una gigantesca piovra viola, scelta dai dimostranti per rappresentare la finanza, con le sagome di Obama, Berlusconi, Tremonti, Merkel, Sarkozy e Draghi, caratterizza il corteo della Cgil a Torino, partito da piazza Vittorio e diretto a piazza San Carlo.
MILANO, MIGLIAIA IN CORTEO
Alcune migliaia di persone di sono radunate ai bastioni di Porta Venezia a Milano. In testa uno striscione con su scritto: «No alla manovra del Governo, sì alla crescita, equità, occupazione e futuro per i giovani».
MESTRE, ATTORI, REGISTI E SCENEGGIATORI IN PIAZZA
Anche gli artisti della 68a mostra internazionale d’arte cinematografica sono scesi in piazza. attori, registi, sceneggiatori sono in piazza «contro i tagli alla cultura operati dalla manovra del governo e per contrastare i continui tentativi di ridurre le aree dei diritti e delle libertà».
CAMUSSO: «SULL’ORLO DELL’ABISSO, PASSO INDIETRO»
Lo afferma il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, intervenendo durante il corteo della Cgil. La Camusso spiega che «il Paese è in una situazione molto difficile, e per questo abbiamo proposto una contromanovra che ha gli stessi saldi perchè pensiamo che bisogna intervenire rapidamente. Ma se si fa un passo sbagliato – aggiunge – si entra nell’abisso e non si fa un passo indietro».
CHIUSI COLOSSEO, SALE OPERATORIE, ASILI
Chiusi il Colosseo, il Foro Romano, la Galleria d’arte moderna e Villa Borghese. Questi i primi dati divulgati dalla Funzione pubblica di Roma e del Lazio in occasione dello sciopero generale della Cgil a Roma. Secondo quanto riferiscono dal sindacato, risultano non operative anche tutte le sale operatorie del San Carlo, il 70% dell’ospedale San Filippo Neri e, solo nel quadrante nord della Capitale, almeno 15 nidi pubblici.
FIRENZE, OLTRE 10MILA IN PIAZZA
I manifestanti si sono riuniti in piazza dei Cavalleggeri, occupando ben presto Corso Tintori fino a via dei Benci:al corteo anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci.
NAPOLI, FAMILIARI MARITTIMI SEQUESTRATI IN PIAZZA
Il corteo è partito da piazza Mancini. In testa, lo striscione dei familiari dei lavoratori marittimi di Procida ancora sequestrati. Poi i gonfaloni dei Comuni di Napoli (presente il vicesindaco Tommaso Sodano), Portici e Casoria.
CAMUSSO: «PAESE NON MERITA QUESTA MANOVRA»
«Lo sciopero è contro una manovra assolutamente ingiusta e, come è sempre più evidente in queste ore, assolutamente irresponsabile», ribadisce la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso in testa al corteo di Roma.
TORINO, PIAZZA VITTORIO GREMITA
Il corteo non è ancora partito, ma Piazza Vittorio, a Torino, area del concentramento della manifestazione della Cgil, considerata una delle piazze più grandi d’Europa, è già gremita di gente che ha risposto all’appello del sindacato. «Sarà la più grande manifestazione – dice Donata Canta, della Cgil torinese – degli ultimi 15 anni». Ad aprire il corteo lo striscione «il vostro conto non lo paghiamo, cambiate menu» ed appesi ad un furgone in testa al corteo cartelli con il «menu del governo» che tra l’altro prevede «sanità tritata, pensione flambè, affogato al ceto medio-basso».
STRISCIONI, BANDIERE E SLOGAN
Il corteo, che conta già svariate migliaia di persone, ha cominciato a snodarsi verso la zona dei Fori Imperiali. Nutrita la rappresentanza politica. Tra gli altri, è prevista la partecipazione del segretario del Pd, Pierluigi Bersani, di quello di Sel Nichi Vendola e del leader dell’Idv, Antonio Di Pietro. Sogan e cartelli portati da singoli cittadini. Uno di questi recita: «Esercito di politici, avete cambiato il Parlamento per un salotto di alta moda e per un ristorante a cinque stelle». Un altro presenta una fotografia di Pier Paolo Pasolini con una citazione del poeta: «Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due inconciliabili in Italia».
ROMA, PARTITO IL CORTEO: «ABBATTIAMO IL MURO DELLA CRISI»
È partito a Roma il corteo indetto dalla Cgil che da Piazza dei Cinquecento arriverà fino al Colosseo. Ci sono al momento circa tremila persone molte delle quali con le bandiere rosse delle confederazioni che aderiscono alla Cgil. Ad aprire il lungo serpentone due taxi dell’Unica Cgil di Roma e del Lazio e, a seguire, uno striscione montato su un camion con la scritta: «Abbattiamo il muro della crisi».
MEDICI, GARANTITE SOLO LE URGENZE
Anche i medici oggi scioperano e partecipano alle manifestazioni della cgil, insieme a tutti gli altri lavoratori della sanità. potranno dunque saltare le attività programmate – come gli interventi, le visite e gli esami diagnostici – negli ospedali e nei presidi territoriali della asl, ma saranno garantite le urgenze.
CENTINAIA DI PERSONE IN PIAZZA A ROMA
Sono già diverse centinaia le persone che si trovano in piazza dei Cinquecento, a Roma, per partecipare al corteo indetto dalla Cgil per dire no alla manovra anti-crisi così come elaborata dal governo. A dominare la piazza sono le bandiere rosse delle diverse confederazioni del sindacato. Striscioni di Sinistra Ecologia e Libertà e della Federazione della sinistra.
da www.unita.it