Procure, pur se mini, abolite per decreto. Pm cancellati dal governo con un tratto di penna. Per risparmiare soldi, dicono loro. Per indebolire il controllo di legalità sul territorio, temono opposizione e toghe. Con una delega al governo così ampia e generica che ogni decisione e discrezionalità, una volta votata la manovra, sarà possibile. Il Guardasigilli Nitto Palma presenta il piano per riorganizzare gli uffici giudiziari ed ecco, a leggerlo bene, la sorpresa che compare al punto “c”. Laddove è scritto: «Ridefinire l´assetto degli uffici requirenti non distrettuali, tenuto conto della possibilità di accorpare più uffici di procura indipendentemente dall´eventuale accorpamento dei rispettivi tribunali; prevedendo che l´ufficio di procura accorpante possa svolgere le funzioni requirenti in più tribunali».
Gergo di via Arenula, ma sostanza chiara: il governo vuole chiudere alcune piccole procure, non solo quelle delle città in cui si sbarrano i tribunali, ma pure dove restano. Una «procura accorpante» funzionerà per i tribunali che sopravvivono. Con buona pace delle carte che, tradizione tipica della nostra giustizia, viaggiano da un palazzo all´altro.
L´Anm, scoperte le tre righe, è «in allarme». Al telefono restano a lungo il presidente Luca Palamara e il segretario Giuseppe Cascini. Nel weekend valuteranno i contraccolpi e metteranno nero su bianco. Il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati, ex leader dell´Anm, di mattina manda nelle mailing list le sue riflessioni. La «preoccupazione» per le «procure accorpate» emerge con evidenza. A sera è la volta di Luigi Marini, il presidente di Magistratura democratica. Giudizio spietato: «Una soluzione che appare poco sensata una volta che si riduca il numero dei tribunali, poco chiara nelle sue giustificazioni, priva di criteri direttivi e tale da attribuire al Governo una discrezionalità inaccettabile (e pericolosa) in materia di ordinamento giudiziario».
Duro il centrosinistra. Protestano la presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro e il Terzo polo. In commissione Bilancio, al Senato, alza la voce il dipietrista Luigi Li Gotti, il più battagliero contro Nitto Palma. «Qui si cancellano i pm. Avremo tribunali senza procure, una cosa unica, a cui mai nessuno aveva pensato». Nel dettaglio: «Poiché i pm possono acquisire direttamente le notizie di reato vorrà dire che, una volta soppressa la procura, verrà meno la possibilità di acquisire queste notizie. Così si arretra nella lotta al crimine». Li Gotti denuncia: «Perché si parla di procure accorpanti che vanno a svolgere le “sole” funzioni requirenti? E quelle inquirenti?». Un´altra trovata del governo per avere sì meno processi, ma perché ci saranno anche meno indagini.
La Repubblica 02.09.11