Assunti tutti entro il 1° settembre. Ma con uno stipendio “congelato” per qualche anno e una perdita secca che, secondo le prime stime, può arrivare a 4mila euro. È quanto prevede il nuovo contratto nazionale di lavoro per assumere a tempo indeterminato nelle scuole 30.300 docenti e 36mila Ata precari, firmato ieri all’Aran da Cisl, Uil, Snals e Gilda.
La Cgil per ora ha scelto di sospendere la firma, contraria, ha spiegato il segretario generale Domenico Pantaleo, alle penalizzazioni in busta paga contenute nell’accordo che “allungano” in modo strutturale il primo “gradone” stipendiale (che nella scuola consente la progressione economica per anzianità), portandolo da 0-2 anni a 0-8 anni. Con quali effetti? Che per esempio un docente precario neo assunto con 5 anni di pre-ruolo, col vecchio gradone, sarebbe scattato di fascia l’anno successivo (è previsto un anno di prova).
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Mentre ora per effetto del contratto dovrà aspettare 3 anni e 4 mesi (gli anni di pre-ruolo infatti si conteggiano per intero i primi 4 e per due terzi per gli anni eccedenti). E quindi, in base al nuovo gradone, perderà l’aumento per il periodo mancante al raggiungimento del gradone successivo (9-14 anni). Se (nell’esempio fatto di 5 anni di pre-ruolo) si tratta di un docente di scuola primaria – è la tesi della Cisl Scuola – dirà addio a 1.740,10 euro, se insegnante di scuola media, a 1.929,83 euro. Fino ad arrivare alla penalizzazione maggiore se professore alle superiori, visto che lascerà sul campo ben 3.960,43 euro.
Ovviamente, se il neo assunto vanta un’anzianità di pre-ruolo di 10 o più anni non perderà nulla, considerato che la nuova assunzione avverrà direttamente al gradone successivo.
Stesso discorso vale per gli Ata, che, sempre nell’ipotesi di neo assunti con 5 anni di anzianità pre-ruolo, perderanno da 1.254,07 euro (se collaboratore scolastico) a 1.612,95 euro (se assistenti amministrativi e tecnici). Se infine Dsga (vale a dire, Direttori dei servizi generali e amministrativi), 2.784,64 euro.
«Si tratta di un sacrificio limitato. Ma in cambio abbiamo ottenuto per tante persone la stabilità del posto di lavoro in un momento di crisi», ha sottolineato il numero uno della Uil Scuola, Massimo Di Menna.
D’accordo il leader della Cisl Scuola, Francesco Scrima: «La penalizzazione in busta paga opera fino al prossimo rinnovo contrattuale. In più: la stragrande maggioranza dei precari neo assunti ha molta anzianità di servizio e quindi non subirà alcun pregiudizio economico».
Ma come avverranno ora le assunzioni? Secondo le prime anticipazioni, tutte utilizzando le nuove graduatorie. Tranne 10mila professori assunti in base a quelle non aggiornate (2010-2011). Per la ripartizione regionale e per ordini di scuola bisognerà attendere ancora qualche giorno. Una buona notizia arriva invece sul fronte assunzioni per il 2012 e 2013. Viale Trastevere punterebbe a stabilizzare (in base al turn over), 22mila docenti e 7mila Ata precari per ciascuno dei due anni. Ma servirà l’ok del Tesoro.
Come cambiano gli scaloni di anzianità degli insegnanti precari
da www.ilsole24ore.it