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“Per unire, non per dividere”

“Vorrei dire alla Carta della nostra Repubblica, alla Carta per la vita del nostro popolo, alla Costituzione: noi ti vogliamo bene, noi ti amiamo”. Oscar Luigi Scalfaro inizia così il suo discorso alla manifestazione organizzata dal Pd a piazza Santi Apostoli in difesa della Costituzione.
Il presidente emerito della Repubblica è il solo a parlare sul palco allestito nel centro della piazza gremita di bandiere: “Questa Carta – continua Scalfarlo – è stata scritta all’Assemblea Costituente per tutto il popolo italiano. È una Carta destinata a tutti, ed è nata con un solo scopo: quella di unire il popolo italiano, non per dividere”. “Nessuno – ammonisce il Presidente emerito della Repubblica – la usi per dividere”.

”Chi arriva a dire che la nostra Carta costituzionale é nata da una filosofia comunista lo fa perché questo é frutto di assenza, di ignoranza”. Nel suo intervento, Scalfaro si é rivolto alla nostra Carta costituzionale come se fosse una persona, dandole del tu e chiedendole scusa ”se in questi giorni sono tornati dei commenti che – ha detto – non servono al tuo onore”

La piazza accoglie le parole dell’ex Capo dello Stato con un applauso, un fragoroso battimano che nemmeno il freddo consegnato dalla sera riesce a smorzare. “Questa Carta – continua il senatore a vita – in questi sessantenni è stata una garanzia. Per questo bisogna conoscerla per essere capace di viverla e per essere capace di difenderla”.

Il Presidente emerito, quindi, introduce nel suo discorso il tema caldo degli ultimi giorni: lo scontro istituzionale tra governo e Quirinale.”Il presidente del Consiglio – ammette Scalfaro davanti alla folla – in questi giorni ci ha preoccupato”. Bastano queste parole per far sì che dalla piazza si levino dei fischi, ma l’ex Capo dello Stato frena gli animi e prosegue a parlare: “Io magistrato sento il dovere di guardare tutte le posizioni”, spiega ripercorrendo i fatti degli ultimi giorni. “Quando uno prepara una norma e per farla si é perso tanto tempo, poi non si può caricare la colpa su altri”. Ed ancora: “Quando il governo vuole arrivare ad uno scopo e trova un ostacolo, capisco che si può anche avere una reazione e dire cose inopportune”. Ma, sottolinea Scalfaro, “certe cose le ha dette alla televisione, ha detto che lui ha giurato sulla Costituzione, ha poi parlato di rispetto delle procedure e che le modifiche alla Carta si fanno solo con i due terzi del parlamento. Ha detto che i suoi rapporti con il Quirinale sono buoni e spero che così proseguano. Ma siccome io sono stato testimone delle prime dichiarazioni del premier e delle seconde, quindi ho titolo per parlare, mi rivolgo al presidente del Consiglio per ricordargli che la Carta unisce e non divide”.

Scalfaro, nel suo intervento, parla anche della giornata di protesta organizzata dalla Cgil ed esprime l’amarezza per le divisioni che si sono andate create nel corpo sindacale. “Domani c’é una grande manifestazione del sindacato ed é una sofferenza per tutti che i sindacati si siano rotti, perché vuol dire dare una parte di vittoria alla controparte. Invece, vorrei che domani partecipassimo tutti con spirito unitario” alle manifestazioni promosse dalla Cgil. Per Scalfaro in questo momento “é bene avere uno spirito unitario perché questa é la forza della politica, quella con la ‘P’ maiuscola”

A margine della manifestazione a piazza Santi Apostoli, ha parlato anche Walter Veltroni: «L’idea che il presidente del Consiglio abbia pensato di trasferire il potere legislativo nelle mani di una sola persona è estranea alla Costituzione». «Questa manifestazione – ha aggiunto il segretario del Pd – è fatta per difendere il valore fondamentale della Costituzione che è nata in un momento drammatico dopo la liberazione dal fascismo e ha ancora uno straordinario valore».

“Le cose dette e poi smentite in questi giorni da Berlusconi non cancellano l’idea di una sua insofferenza per tutte le regole, a partire dalla Costituzione – ha aggiunto Antonello Soro, capogruppo del Pd alla Camera, anche lui in piazza – noi crediamo che l’Italia abbia bisogno di equilibrio e moderazione. Il presidente Napolitano rappresenta questa garanzia”.

G.R.

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