Un sistema misto a doppio turno con una soglia di sbarramento e il diritto di tribuna. È questa la proposta di riforma della legge elettorale decisa oggi dal Pd in un vertice tra il segretario Pier Luigi Bersani e i big del partito. «L’attuale legge elettorale – afferma Bersani – è indecente. La nostra proposta non è né ungherese né svedese, né turca… ma italiana e attorno ad essa faremo una discussione aperta con le forze di opposizione perché noi ai prossimi appuntamenti politici ed elettorali vogliamo andare dicendo che il Porcellum non va bene». Prima di depositare la proposta di legge, ha spiegato Bersani, «vogliamo discutere con le forze di opposizione».
Dopo essersi divisi a lungo tra sostenitori del maggioritario e proporzionalisti il Pd sembra trovare la quadra sulla legge elettorale. «Su questa proposta siamo tutti d’accordo», assicura il segretario Pier Luigi Bersani al termine del vertice nel quale i Democratici hanno messo a punto una proposta su un modello maggioritario a doppio turno con una quota proporzionale e un sistema di soglia di sbarramento.
«Siamo primo partito e ci mettiamo a servizio». A Pierluigi Bersani non è piaciuto il modo in cui è stata descritta la proposta del Pd sulla legge elettorale: «C’è un elemento di ridicolizzazione delle nostre posizioni che mi brucia un po’. Discutiamo di riforma elettorale ma non solo, ne stiamo preparando su tanti temi, perché pensiamo che il Pd deve avere una sua proposta», ha detto il segretario durante un’iniziativa del partito sui giovani. «Non la depositiamo in Parlamento ma la presenteremo alle forze dell’opposizione – ha spiegato Bersani – perché come vogliamo essere il primo partito interpretiamo questo ruolo come servizio e quindi vedremo assieme alle altre forze se depositare una proposta di legge».
Sulla riforma della legge elettorale il Partito Democratico non ha nessun «aggancino» con la Lega. È quanto assicura il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, davanti alla platea degli universitari di «Italia 110». «Siccome stiamo parlando di legge elettorale – ha spiegato ai giovani Bersani – i giornalisti si sono detti: ‘hai visto mai che il Pd ha l’aggancino con la Lega?’». E invece no. «Noi discutiamo di legge elettorale perché il Pd deve avere una sua proposta – ha sottolineato il segretario – sarebbe curioso che diciamo che la legge attuale è una porcata e poi non presentiamo una proposta per cambiarla. La chiamano ungherese, ma non è ungherese, turca o slovena. È una proposta talmente tanto italiana che si occupa persino di un fenomeno come quello della formazione di gruppi parlamentari dopo le elezioni, come quello dei Responsabili».
Il problema, spiega, è che c’è chi spera che «a un certo punto, dalla situazione politica, venga fuori Atena dalla mente di Giove. Ebbene, abbiamo già dato». Quindi tornando al Pd e alle sue posizioni, Bersani aggiunge: «Noi siamo assolutamente aperti. Chi vuole discutere di politica venga, ma non si inventi altre strade che non esistono nel mondo democratico, anche perchè abbiamo già dato. Abbiamo cominciato 15 anni fa così». Il segretario democratico conclude: «È da qui che viene la ridicolizzazione delle nostre posizioni. Per questo dico che la nostra proposta sulla legge elettorale non è ungherese. È italiana».
da unità.it