L’on. Ghizzoni all’attacco della proposta di legge della destra che vorrebbe assegnare un vitalizio sia ai partigiani che agli ex combattenti repubblichini
“Il tentativo ricorrente da parte della destra di equiparare ex combattenti di Salò e ex partigiani offende in modo particolare una realtà come Modena, città medaglia d’oro della Resistenza, e la memoria dei 20 mila partigiani e patrioti modenesi che combatterono contro nazisti e fascisti di Salò”.
Per questa ragione Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in Commissione Cultura alla Camera, si oppone al progetto di legge 1360 presentato in Parlamento da alcuni deputati del Pdl che intende istituire “l’Ordine del Tricolore” e assegnare un vitalizio indistintamente ai partigiani e “ai combattenti che ritennero onorevole la scelta a difesa del regime e aderirono a Salò”.
“Il punto non è cosa pensavano i giovani di Salò (peraltro pochi erano veramente così ingenui) – afferma la deputata – ma il tipo di scelta che fecero. Scegliere la Repubblica Sociale e allearsi con i nazisti significò mettersi dalla parte sbagliata. Ora, per rimuovere responsabilità storiche
evidenti, il progetto di legge equipara di fatto i valori di libertà e democrazia per i quali combatterono i partigiani e le potenze alleate, con gli obiettivi di nazisti e fascisti di Salò che, al contrario, si macchiarono di efferati eccidi e stragi di innocenti. Non si persegue una presunta “pacificazione” mettendo Salò e la Resistenza, la lotta per la libertà dei partigiani e la lotta per negare la libertà dei repubblichini, le vittime e i carnefici. Non si può sovvertire la Storia per legge e per opportunità politica. Come ha scritto Italo Calvino, “non si può dimenticare che il più onesto e il più dolce dei fascisti si batteva per una causa sbagliata, e che il più ignaro e baldo dei partigiani si batteva per una causa giusta, l’Italia democratica””.
“Il revisionismo storico affermato per via politica alimenta la divisione delle memorie – continua Manuela Ghizzoni – e non rappresenta, pertanto, la strada per giungere ad una storia condivisa che promuova un sentimento di appartenenza nazionale. Se fosse approvata una legge del genere – conclude la parlamentare – sarebbe vergognoso”.
Ufficio stampa Pd Modena, 15 gennaio 2009
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