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Sondaggi amari per il Cavaliere «Meglio Maroni e Tremonti», di Andrea Carugati

Berlusconi “illeso” dopo lo scandalo bunga bunga? Gli italiani simpatetici o addirittura invidiosi delle feste del Cavaliere? Non pare, almeno stando al sondaggio della Ipsos di Pagnoncelli resi noti martedì sera a Ballarò. Ma non è il solo. Anche a palazzo Grazioli, a quanto si apprende, sono arrivati sondaggi tutt’altro che positivi sulla fiducia nel premier, nonostante l’imponente campagna mediatica impostata per cancellare il Rubygate. Dal sondaggio Ipsos emergono alcuni dati importanti.

Primo: anche una semplice coalizione Pd-Sel-Idv batterebbe l’asse Berlusconi-Bossi. Secondo: sia Bersani che Casini e Vendola batterebbero il Cavaliere in uno scontro diretto per la premiership. In uno schema a tre poli, il centrosinistra si imporrebbe su Pdl e Lega con il 41% contro il 38,7%, mentre il Terzo Polo si fermerebbe al 17,8%. Ancora più netta la vittoria in caso di “Santa alleanza” di tutte le opposizioni contro il Cavaliere: 51,3% contro 44,2%. Sia Bersani che Vendola, alla guida di un centrosinistra “semplice”, batterebbero Berlusconi: il primo con il 36% contro il 32% e il secondo con il 32% contro il 31%. Bersani vincerebbe anche alla guida di una larga coalizione con dentro Fli e Udc (43% contro 33%), mentre Casini, alla guida della stessa coalizione, vincerebbe con il 45% contro il 32% del Cavaliere. Quanto ai partiti, il Pd risale al 25,8%, Vendola sfiora il 10% (9,7%) e Di Pietro è al 6,8%. Il Pdl si ferma al 27,6%, la Lega all’11,5%, mentre Udc e Fli ottengono rispettivamente il 5,8% e il 5%.

Dal sondaggio Ipsos emerge anche che secondo il 61% Berlusconi dovrebbe «dimettersi al più presto», ma il 59% ritiene che questo non accadrà e che il governo andrà avanti. Non tutti i sondaggi danno in vantaggio il centrosinistra: Nicola Piepoli, ad esempio, registra ancora una prevalenza del centrodestra, 43% contro 40,5%. E spiega: «Alla gente non interesse niente del bunga bunga, non ci sono ripercussioni».

CROLLANO I FAN CAVALIERE
Ma anche da uno studio realizzato da Audipolitica emerge la crisi della leadership del Cavaliere. Solo il 35,7% degli elettori Pdl del 2008 sono certi di riconfermare il proprio voto, mentre il 17,4% di quei votanti intende passare alla Lega. Scarsissimi i flussi dal Pdl verso le forze del centrosinistra, debole anche il flusso da Berlusconi verso il Polo di centro (solo il 7,7%).

Imponente il numero di elettori Pdl che, allo stato attuale, non sa cosa fare (19%) o ha deciso di votare scheda bianca: 11,6%. Il Pd invece conferma il 60% dei propri voti del 2008, ma perde qualcosa a favore di Vendola e dell’Idv. Quanto ai leader, Berlusconi è scavalcato da Tremonti e Maroni: solo il 22% degli italiani sono «favorevoli» al Cavaliere (che ottiene il 35,8% di «molto contrari»), mentre il ministro dell’Economia arriva al 37,3% di favorevoli e Maroni al 34%. A sinistra, invece, il più popolare è Renzi con il 47% di favorevoli, seguito da Vendola (37,3%) e Bersani (35,7%).

Casini e Fini sono alla pari: 28,1 % e 29,5%. Il senatore Pd Stefano Ceccanti si sofferma sui delusi dal Cavaliere che non hanno ancora scelto: «Su questa ampia fascia di elettorato, che è più del 10% dell’insieme, si dovrebbe lavorare con forza. Mai dal 1994 si era registrata una mobilità potenziale così vasta».

L’Unità 10.02.11