Il consigliere regionale Luciano Vecchi del Pd replica così agli attacchi del centrodestra dopo la pubblicazione delle classifiche della qualità della vita sul “Sole” e “Italia Oggi”.
Luciano Vecchi interviene nella polemica sulla “qualità della vita” seguita alla pubblicazione dei report sul Sole 24 Ore e Italia Oggi. Ecco la sua dichiarazione.
«E’ la solita solfa. Chi a Roma taglia fondi e personale alle forze dell’ordine, risorse alla giustizia e soldi per le politiche sociali, a Modena cerca solo di alimentare paure e risentimenti. E da loro non viene mai uno straccio di idea utile a costruire il futuro della nostra comunità. Anche le recenti classifiche stilate dal Sole 24 Ore e da Italia Oggi mostrano come, pure nel pieno di una crisi economica e sociale che ha colpito soprattutto le province manifatturiere come la nostra, Modena e l’Emilia-Romagna continuano ad occupare le prime posizioni su tutti gli indicatori della qualità della vita.
Ciò è dovuto sia ad una società civile matura e responsabile sia alle scelte di governo locale che hanno sempre privilegiato un alto livello di qualità sociale ed ambientale, il sostegno allo sviluppo economico, i servizi alla persona.
Questo è stato fatto e si continuerà a fare nonostante il taglio irresponsabile dell’ormai agonizzante governo Lega-PDL ai bilanci degli enti locali e della nostra regione. Alla faccia del federalismo: sempre più risorse prodotte a Modena ed in Emilia sono trattenute “a Roma” per fare quadrare bilanci dissestati dalle scelte del governo nazionale (a cominciare da Alitalia e dai mancati introiti garantiti dalla tracciabilità dei pagamenti, aboliti proprio da Tremonti).
Ma tant’è, il nostro centrodestra indica sempre come colpevole di tutti i mali il presunto “buonismo della sinistra”. Se a Modena calano i reati contro il patrimonio e la gran parte dei cittadini immigrati contribuisce in modo essenziale all’economia della nostra provincia – oltre che alle casse dell’INPS – la destra sceglie di gridare “al lupo” e di fomentare la paura e le divisioni nella nostra società. Salvo poi denunciare che “c’è percezione di insicurezza”, al di là di ogni dato reale.
Ma, come ha affermato saggiamente ieri il Cardinale Tettamanzi, “chi governa deve amare la propria città e servirla integralmente, nel suo insieme, senza discriminarne una parte. E se c’è una predilezione da accordare sarà per il figlio più debole.”
Ecco, noi amiamo la nostra città, tutta, e la vogliamo, anche nelle difficoltà, unita e senza discriminazioni, né per i cittadini italiani né per quelli con un passaporto diverso. La coesione è ciò che ha fatto di Modena una città civile e migliore ed è ciò che si dovrà continuare a perseguire nel futuro».