L’On. Manuela Ghizzoni, avviando la campagna elettorale a Medolla domenica 9 marzo, ha sottolineato come la nascita del PD abbia modificato i tradizionali equilibri politici ormai troppo statici e inefficaci. “Abbiamo dato vita ad un partito nuovo a vocazione maggioritaria, il PD, in grado di vincere la sfida riformista per l’Italia e capace di modernizzare il Paese con una proposta politica credibile che coniuga la crescita con la solidarietà, l’equità con lo sviluppo, la libertà con l’etica della responsabilità – ha affermato la Ghizzoni – Noi non ci siamo limitati a far nascere un partito nuovo, democratico, fondato sulla partecipazione ampia e diretta dei propri aderenti e dei propri elettori alle scelte decisive. Sostenendo Veltroni nella decisione di correre liberi da vincoli di coalizione con piccoli partiti che impedivano l’affermazione piena e coerente della nostra linea riformista, abbiamo ridotto il numero dei partiti e la frammentazione del quadro politico”.
La nascita del Pd ha indotto Berlusconi e Fini a dar vita al Popolo della Libertà e i leader della sinistra radicale alla Sinistra Arcobaleno, mentre Casini e la Rosa bianca hanno deliberato la nascita della Costituente di centro. “Siamo stati il motore di una rivoluzione istituzionale che ha trasformato completamente lo scenario politico – ha affermato la Ghizzoni – perché vogliamo vincere le elezioni non con maggioranze eterogenee, ma governare il Paese, dargli speranza, crescita, futuro”.
L’on. Ghizzoni ha ricordato come questo processo sia stato avviato e condotto attraverso una partecipazione straordinaria di donne e uomini, tra cui moltissimi giovani e persone che per la prima volta si avvicinavano alla politica. “Il PD, fin dalla nascita, non ha raccolto solo chi proveniva dai due partiti “fondatori”; ha intercettato da subito migliaia di italiane e italiani che da tempo desideravano impegnarsi per la “bella politica” ma non trovavano risposte adeguate alle loro attese, al loro desiderio di contribuire al bene comune. Solo così possiamo spiegare la partecipazione straordinaria alle primarie, alla fondazione del PD e al successivo suo radicamento nei territori. Nella nostra provincia, negli ultimi due mesi, si sono costituiti più di 80 i circoli, e più di 17000 sono gli aderenti, un terzo dei quali non era mai stato iscritto ad un partito. Da tempo non si vedeva tanto passione per un partito e questa è la migliore risposta al vento qualunquista dell’antipolitica che non è certo in grado di risolvere i problemi del nostro Paese”.
“Questo entusiasmo e la coerenza del nostro programma – ha concluso la Ghizzoni – saranno il motore della campagna elettorale che abbiamo davanti a noi con l’obbiettivo di vincere le elezioni politiche. Tante donne e tanti giovani entreranno in Parlamento perché il PD ha scommesso sulla passione, sul talento e sulle competenze delle donne e dei giovani, cioè su coloro ai quali l’accesso al “fare politica” è stato sempre sostanzialmente precluso. Inoltre, la presenza in lista di candidati anche lontani per esperienza professionale e personale, nonché per storia politica, è la testimonianza di un partito che vuole parlare all’Italia, che aspira ad interpretare i complessi bisogni del nostro Paese e a promuovere politiche capaci di rispondere alle attese di oggi e delineare prospettive per il domani”.
Infine la Ghizzoni ha ricordato le priorità del programma del PD e i 12 disegni di legge già predisposti, dotati delle opportune coperture finanziaria, per iniziare la propria attività di governo. La Ghizzoni ha posto l’accento in particolare sulla necessità di salvaguardare il potere d’acquisto dei salari e tutelare le pensioni. “Per dare finalmente fiducia nel futuro ai giovani dobbiamo sperimentare il compenso minimo legale, che permetterà ai precari di guadagnare non meno di 1.100 euro al mese. Contemporaneamente dovremo aiutare le aziende, con opportuni incentiva, a stabilizzare il proprio personale. Ma per contrastare la precarietà dobbiamo investire in formazione permanente e in un sistema efficiente di servizi per il reimpiego”.
Parlando del simbolo del PD, la Ghizzoni ha concluso affermando “nel tricolore, nelle iniziali P e D e nel ramoscello d’Ulivo, da cui quest’avventura ha avuto origine, si sintetizza emblematicamente la proposta politica del Partito Democratico, che si rivolge a tutte le italiane e a tutti gli italiani. Perché votare PD non significa fare una scelta di parte, significa fare una scelta per l’Italia.