Meglio accompagnate (anche male) che sole. Sarà così, a partire da oggi, per le donne che saliranno sui treni a lunga e media percorrenza di Ferrovie dello Stato che per tutto il mese potranno viaggiare gratis ma soltanto se con la famiglia (ogni giorno, con almeno un bimbo nel gruppo) oppure con un compagno pagante (il sabato). L’iniziativa prende il nome di «Frecciarosa» ed è stata presentata ieri dall’amministratore delegato del Gruppo Fs, Mauro Moretti. Si inquadra nel mese della prevenzione della salute della donna a cui l’azienda ha voluto aderire con un pacchetto di iniziative che vanno dalla presenza, su alcuni convogli, di equipe di medici che informeranno sulla salute e la prevenzione, al potenziamento dei controlli a salvaguardia della sicurezza nelle stazioni e sui treni assicurata da poliziotte della Polfer. Poi consigli per una sana alimentazione, fino ai «menù rosa» serviti a bordo e a cioccolatini offerti in partnership con note aziende del settore.
Operazione di marketing per intercettare il pubblico femminile? «No, non credo proprio – afferma Moretti – l’iniziativa è stata pensata dalle donne di Fs con lo scopo preciso di sensibilizzare sui temi della prevenzione e della salute».
Incluse ed escluse
Sensibilità, sconti e cioccolatini sono sempre bene accetti. Tantopiù che le Frecce di vario colore dimostrano di essere – per prezzo e velocità – appetibili alternative ai voli nei tragitti interni allo Stivale. Non è un caso che moltissime donne le usino per andare e venire per lavoro: sui treni a lunga e media percorrenza la clientela femminile supera il 47%, il 38% si muove per lavoro. La percentuale sale al 54% sui Frecciarossa. Sarà difficile, per loro, approfittare dell’offerta commerciale a meno che non vogliano portarsi dietro mariti e figli. E se il sabato vogliono un posto gratis dovranno essere in coppia, con un accompagnatore munito di biglietto che, a questo punto, già che c’è potrebbe pagare anche il loro come ai vecchi tempi. Vale lo stesso se si vuole entrare gratis ai poli museali di Roma, Firenze, Venezia e Napoli: il ministero dei Beni culturali è entrato nell’iniziativa con la promozione di un 2 per 1. Non si paga, ma solo se in compagnia.
Un mese passa in fretta: resteranno invece gli impegni assunti da Mauro Moretti con la firma della «Carta per le pari opportunità» per l’uguaglianza sul lavoro che in un settore come quello ferroviario, tradizionalmente maschile, non deve essere proprio una passeggiata. «Il Gruppo Fs è la più grande azienda italiana a firmare – ha commentato l’ad – L’auspicio è che il nostro esempio venga seguito».
«Frecciarosa» non è stata l’unico evento che ha tenuto impegnato il manager. È di ieri mattina è la notizia che il Tar ha respinto la richiesta di sospensione proposta da Alstom, la società che aveva partecipato, perdendola, alla gara per la fornitura a Trenitalia di 50 treni ad altissima velocità vinta dal consorzio Ansaldo Breda (Finmeccanica)-Bombardier. La controllata di Fs ha quindi proceduto, immediatamente, alla firma del contratto per più di 1 miliardo e mezzo con il consorzio italo-canadese. «I tempi delle Fs sono solerti», ha detto Moretti, aggiungendo che quelli per la consegna dei treni saranno «rapidi».
da www.unità.it